Coca-Cola "si dà all’alcol". La multinazionale di Atlanta, che nei suoi 125 anni di storia ha concentrato la sua attività nella produzione di bibite gasate, si appresta a lanciare la sua prima bevanda alcolica. Una svolta epocale che per il momento riguarda il solo mercato giapponese, per il quale la società sta lavorando allo sviluppo di una bevanda molto di moda tra i consumatori del Paese del Sol Levante, chiamata Chu-Hi e fatta con una base di un distillato locale, il Sochu, ottenuto dalla distillazione di orzo, patate dolci o riso, miscelata con acqua gasata aromatizzata.
Le bevande Chu-Hi, proposte in lattina, hanno un volume alcolico che varia tra il 3 e l’8% in volume e vengono proposte in diverse aromatizzazioni, caratteristiche che le hanno messe in diretta concorrenza con prodotti come la birra e che, in più, si stanno rivelando particolarmente gradite al pubblico femminile. Le loro vendite sono in costante crescita dal 2011 e già diversi grandi produttori giapponesi, come Kirin, Asahi, Takara e Suntory, hanno nel loro portafoglio almeno una referenza e continuano a sperimentare nuove proposte.
In questo quadro si inserisce dunque la mossa di Coca-Cola, per la quale questa svolta alcolica rappresenta una contromisura per non rischiare di esser tagliata fuori da un mercato molto promettente. Tanto più considerando che anche in Giappone, negli ultimi anni, si è registrato un calo delle vendite di bibite gasate, core business dell’azienda americana, per via della tendenza dei consumatori, soprattutto delle nuove generazioni, a prediligere uno stile alimentare più sano e a evitare bevande zuccherate.
Non si sa, al momento, se l’iniziativa sia destinata a superare i confini del Giappone per essere sperimentata anche sui mercati occidentali. A tale riguardo qualche indicazione in più proviene dall’intervista rilasciata da Jorge Garduno, presidente della Coca-Cola in Giappone al Financial Times, il primo a rilanciare la notizia, nella quale ha tenuto a precisare che «l’esperimento riguarderà probabilmente solo il Giappone, perché nel resto del mondo Coca-Cola è un’istituzione analcolica e questa bevanda è un test per una fetta specifica del nostro mercato».
Nell'immagine sopra: l'evoluzione della bottiglia di Coca-Cola: anni 1899, 1990, 1915, 1916, 1957, 1986