Questo pomeriggio dalle 16 alle 19 appuntamento a Parma in via Mazzacavallo 8 per l’inaugurazione di Atrium Caffè - The new normal. Il nuovo locale è parte integrante dell’omonimo centro direzionale moderno e a impatto zero, e unisce caffetteria e ristorazione veloce. A guidarlo tre donne: Ludmila e Tania Vacarciuc, titolari, e la cuoca Paola Varacca. Ludmila è moglie di un nome noto nel mondo del caffè, Lino Alberini, con cui ha lavorato sette anni, affiancata per cinque dalla sorella. La loro esperienza ha dato il via al nuovo progetto, senza dubbio coraggioso, di un locale che ruota attorno al caffè e che offre dei servizi, con una caratteristica che oggi è la “nuova normalità”: la massima flessibilità. Mentre nel locale regna la classica tensione del giorno che precede l’apertura, è Alberini che ne spiega la filosofia «oggi siamo tutti precari: nella notte qualcuno può dirti che domani devi chiudere il locale, che i clienti devono stare a due metri di distanza tra loro o come si deve servire. Di qui “The new normal”: abbiamo cercato di rendere normale la nuova situazione che si è creata mettendo in atto il giusto distanziamento: attualmente i posti a sedere sono 30 nelle due sale interne e 10 nel dehors. C’è sufficiente spazio per accogliere e trasmettere la sensazione di seconda casa, di luogo accogliente, assolutamente lontano dall’entro-consumo-vado di tanti esercizi».
Ogni lavorazione è a vista nel banco centrale in cui si muovono Tania, che segue la caffetteria e Paola, che si occupa della cucina, mentre Ludmila accoglie e segue gli ospiti. Si parte con una filosofia dei piccoli passi: la miscela è la Mister Lino 100 arabica, aromatica ed equilibrata, per accontentare ogni palato; più avanti si aggiungeranno le monorigini. L’espresso è realizzato con la macchina espresso Indipendente di XLVI e venduto a 1,20 euro (il servizio è al tavolo); si possono inoltre chiedere estrazioni a filtro, con la french press e la moka: la formazione di chi opera nel locale è stata affidata ai docenti di 9Bar. Il caffè è conservato nei silos sotto azoto dello scenografico Azomico di XLVI. La cucina offre quanto può soddisfare una pausa pranzo o una sosta al bar nella stagione estiva: insalate, tanta frutta, centrifugati.
Una particolarità di Atrium (già vista in un locale che fu di Alberini) sarà la presenza del gruppo Gomitolorosa che lavora a maglia realizzando capi per L’armadio del povero, una struttura che aiuta chi ha bisogno di indumenti e di ascolto. Il locale offre inoltre momenti culturali, come la mostra di fotografie di Dennis Hopper.
Dal lunedì al venerdì l’apertura è dalle 7,00 alle 19,00; dalle 7,00 alle 18,00 il sabato, quando Atrium Caffè si propone come luogo in cui pensare un poco a se stessi bevendo un buon caffè o mangiando qualcosa di buono, ascoltando della buona musica, lavorando a maglia o seguendo le immagini d’autore esposte. Il tutto osservando le distanze e le misure di sicurezza della nuova normalità.