Orientarsi nel grande piazzale in cerca di Ditta Artigianale piazza Ferrucci è semplice: basta seguire la colorata distesa di ombrelloni nell’ampio giardino antistante il locale che si affaccia sullo spiazzo in Lungarno Benvenuto Cellini 1/r. Varcato il cancello ci si trova in un’oasi di tranquillità ricca di vegetazione (l’area è stata curata dalla paesaggista Silvia Ghirelli) con comode sedute che si alternano a piante in vaso, cespugli, siepi e piccoli alberi. Sugli schienali delle sedie e sui divanetti ci sono plaid realizzati dalla startup benefit Fody Fabrics, che realizza coperte per senzatetto, rifugiati e animali abbandonati dagli scarti tessili, formando ragazzi con disabilità intellettive. Sempre all’esterno spicca la struttura in metallo e ampie vetrate del chiosco dedicato alla mixology, dove è protagonista il bartender Emanuele Ventura, che propone una sorta di viaggio nel mondo del signature drink con piatti realizzati per l’aperitivo, drink classici e una selezione di gin Peter in Florence. Ogni giorno il locale guidato da Natalia Mazzilli e Ledion Prenga, in cui operano 18 persone, apre alle 7 per chiudere alle 23.
Emozionato e grato della collaborazione in primo luogo del co-fondatore di Ditta Artigianale Patrick Hoffer, nonché del numeroso staff (partita nel 2013 con un solo dipendente, oggi è una realtà che dà lavoro a 105 persone, provenienti perlopiù dal territorio toscano), Francesco Sanapo presenta il locale quale «proseguimento della nostra storia d’amore con Firenze. Siamo partiti in luoghi prettamente turistici, poi l’approdo in Sant’Ambrogio per aprire il brand ai fiorentini, mentre con Ferrucci abbiamo voluto riportare in vita un luogo che è stato per anni centro di ritrovo ed aggregazione, dandogli però una nuova veste, sia nel format che nel design. Uno spazio pensato non solo per fare colazione o prendere un caffè al volo, ma soprattutto per essere un luogo di cultura», in cui tornare a incontrarsi e a confrontarsi davanti ad una tazzina.
Il locale
Entrando, l’ambiente si mostra lineare, pulito, con il lungo banco centrale che all’estremità sinistra ospita due macinini Mythos e la macchina espresso Maverick di Victoria Arduino, e sul lato opposto una vetrina con dolci di ogni taglio, tutti realizzati internamente. La parete alle spalle di quest’ultima accoglie mensole con pane di diversi formati, di nuovo “made in Ditta”.
La novità è infatti la presenza di una bakery, un laboratorio di pasticceria e panificazione che rifornisce tutti i locali. Al suo interno operano due professionisti timidissimi: la pastry chef Francesca Grillotti, le cui preparazioni si ispirano alla scuola francese e nordeuropea, con influenze nordamericane e un sano tocco fiorentino; tra le sue specialità ci sono dolci lievitati, dal croissant al pain chocolate, fino all’interpretazione dei “buns”, banana bread & loaf, choccolate babka, carrot cake, red velvet e cheese cake. La produzione del pane è affidato al bread master newyorkese trapiantato a Firenze Joshua Shuffman, che segue lo sviluppo delle specialità salate e di tutti i prodotti di panificazione. La cucina è coordinata dallo chef Giacomo Faberi che ha ideato ricette di ispirazione etnica di varie parti del mondo. La colazione è divisa in italiana (con croissant, dolci e torte tipiche della tradizione nostrana) e internazionale, con french toast, pancakes, uova strapazzate.
Richiamo quotidiano
Il nuovo locale si trova in una zona residenziale e ai suoi abitanti vuole offrire o tornare a offrire le “sane abitudini” di un tempo: comprare del buon pane fresco, acquistare un quotidiano e sedersi in tutta tranquillità, gustare una preparazione della casa e un buon espresso, a cominciare dalla miscela MammaMia Espresso Blend, pensata per chi non ama l’acidità e i sentori particolarmente fruttati. In tazza, acidità dolcezza e amaro lavorano in piena armonia. Alle spalle della macchina espresso gli scaffali propongono numerose varietà di caffè, tuttavia al Ferrucci ogni mese sarà protagonista una piccola azienda agricola con cui Ditta Artigianale collabora, con i suoi prodotti. Il filo conduttore è - come per gli altri locali - promuovere un consumo consapevole con garanzie sulla filiera di provenienza di caffè e sul benessere delle persone che lavorano nelle piantagioni, unito alla salvaguardia dell’ambiente.
Vicino alla cassa si fa notare l’immagine con due signature coffee drink realizzati per il locale: Blueberry Ice Cream Latte (unisce il gusto dell’espresso, la dolcezza del cioccolato bianco e la freschezza dei mirtilli) e Coffee Sunrise (doppio espresso, spremuta di arancia e chinotto).
Verde natura
Protagonisti di questa nuova ristrutturazione sono i fratelli Luca e Marco Baldini dello Studio q-bic, che si sono ispirati al grande giardino che si affaccia su piazza Ferrucci. La sala dove si trova la caffetteria è uno spazio unico che si rifà al mondo tropicale, con numerose piante e piastrelle sui colori del bianco e del verde; quest’ultimo si trova anche sulla base del bancone. Un sistema di scaffalature in legno accoglie prodotti e merchandising, mentre una struttura in metallo, che corre lungo tutto lo spazio, fa da supporto all’illuminazione.
Lineare e accogliente, Ditta Artigianale piazza Ferrucci vuole riprendere il concetto di caffè letterario e proporsi quale luogo sociale di incontro di mondi diversi attraverso appuntamenti periodici con esperti del mondo istituzionale, delle arti, della cultura, dello sport, per mantenere viva l’attenzione e alimentare il dibattito su vari temi di attualità e di interesse.