Parte in questi giorni la campagna di equity crowdfunding di Café 124, start up italiana che ha perfezionato un metodo di produzione industriale di cold brew, bevanda di caffè estratto in acqua fredda. La campagna - che, ricordiamolo, è una "chiamata" alla partecipazione del capitale dell'azienda, dunque a un vero investimento - parte sulla piattaforma StarsUp, una delle piattaforme italiane che collaborano con Banca Etica.
«Vogliamo coinvolgere le torrefazioni»
«Prima di avere accesso alla piattaforma abbiamo dovuto permettere loro di fare una valutazione socio-ambientale sul nostro business», ci spiga Ivan Marchese, socio di Café 124 insieme a Mario Alemi. «Abbiamo dovuto certificare il nostro lavoro sulla filiera, esibendo le certificazioni di tracciabilità del caffè e i metodi di lavoro dei nostri piccoli produttori. L'obiettivo della campagna è coinvolgere le torrefazioni perché investano, dando loro la possibilità di produrre il nostro cold brew Drink 124. Oggi siamo in grado di produrne circa 100 litri al giorno, vorremmo passare a una produzione di 1.000-2.000 litri al giorno».
Café 124 è stata sviluppata da Ivan Marchese e Mario Alemi, ed è nata con la complicità del lockdown nella primavera del 2020, quando i due soci si sono conosciuti come semplici vicini di casa. L'obiettivo è stato fin dall'inizio proporre un drink analcolico di qualità, con l'impegno a selezionare i chicchi di caffè con grande attenzione alle qualità dei produttori e con la volontà di trasmettere tutte le informazioni al cliente, tracciando ogni passaggio lungo la filiera. «È un caffè estratto a freddo in modo naturale, un cold brew senza zuccheri o gas aggiunti», spiegano i soci. «Per produrlo utilizziamo un metodo proprietario che stiamo pensando di brevettare. Abbiamo lavorato alla struttura di questo processo d’estrazione per circa 14 mesi. Sin dall’inizio ci siamo ispirati ai movimenti e in particolare allo shaking del bartender professionista che miscela con abilità».
La materia prima: un Etiopia lavato con punteggio 85
Per produrre Drink 124 si utilizzano solo caffè specialty. «Compriamo solo da piccoli produttori - spiegano i due soci - che curano la pianta (rigorosamente Coffea arabica), ne raccolgono i semi a mano (metodo picking) appena maturano e li fanno fermentare in lo- co dando al prodotto finale un aroma unico, caratteristico del luogo in cui è stato prodotto. Chicchi che, soprattutto, vengono pagati vari multipli del prezzo del caffè alla borsa valori, per dare ai coltivatori la possibilità di lavorare e vivere dignitosamente». Oggi Drink 124 nasce da un Etiopia lavato Sidamo, uno specialty con un punteggio di 85.
La road map: brevetto, magazzino, assunzioni e logistica
Nel dettaglio, questa la road map impostata dal team di Café 124, che punta a una raccolta massima di 200mila euro (l'obiettivo minimo è 50mila euro).
La fase 1 prevede:
- domanda di brevetto per il metodo proprietario ideato dai due soci (che permette una produzione molto più rapida di cold brew - 20 minuti invece delle consuete 8 ore circa - e allunga la shelf life naturale del prodotto)
- un magazzino per produzione alimentare di circa 100mq
- acquisto dei componenti della catena di produzione
- assemblaggio dei componenti. Al riguardo, due ingegneri meccanici hanno dato a disponibilità a lavorare per equity
- assunzione tecnico di produzione
La fase 2 prevede:
- un sistema di imbottigliamento
- personale per la logistica
Quali vantaggi avranno i nuovi soci? Si va dagli sconti (dal 15% al 25%) per gli acquisti di Drink 124, fino alle consulenze per l'industrializzazione del proprio cold brew.
Un mercato sempre più interessante
Marchese e Alemi sono sicuri di poter giocare un ruolo di primissimo piano in questo mercato. «Il mercato mondiale di cold brew coffee ha un tasso di crescita annuale del 20% e raggiungerà 1,4 miliardi di euro quest'anno. L'Europa è il secondo mercato dopo gli Stati Uniti», si legge nella nota informativa che accompagna il lancio della campagna. Secodno i dati di Zenith Global diffusi dal Consorzio Promozione Caffè, la vendita di caffè freddo è aumentata del 23% negli ultimi 10 anni a livello globale. Nel nostro Paese il consumo di caffè freddo è trainato dalla versione fredda dell'espresso, con lo shekerato, il leccese, il caffè in ghiaccio e la granita al caffè. Una ricerca di mercato targata MMR Research evidenzia che la richiesta di caffè freddo da parte di consumatori Millennials e Gen Z sia guidata dalla voglia di esplorare nuovi sapori e da una maggiore conoscenza del caffè e delle sue caratteristiche. Il cold brew, che può permettere al barista di giocare con aromi insoliti e creazione di drink alcolici o analcolici, diventa così un'idea molto interessante.
Cosa vende Café 124
Oltre al Drink 124, la bevanda rinfrescante e naturale che è il prodotto principale della start up, Cafè 124 commercializza anche diverse varietà di caffè 100% arabica specialty; Kali, una birra agricola con cold brew, un progetto nato in collaborazione con l'azienda agricola abruzzese di Francesco Imbastaro; l’aperitivo ready to drink 124 America, rivisitazione del classico Americano.