Sono ben 2,8 miliardi (+1,68%) le consumazioni legate al caffè, che con il 56% delle vendite è il prodotto più consumato nel vending. I dati diffusi da Confida, l’associazione italiana della distribuzione automatica, mostrano un settore quanto mai vitale nell’ultimo anno: accanto al caffè, il secondo prodotto trainante è l’acqua (767 mila consumazioni, +0,43%), mentre crescono le bibite zero zuccheri (+53%), la frutta (+8,8%) e in particolare quella secca (+12%), nonché i prodotti biologici, nuovi per il settore: bevande (+6%), snack (+25%) e gluten free (+15%). Il giro globale di affari sfiora i 4 miliardi di euro, pari a oltre 12 miliardi di consumazioni. Tornando al caffè, ha quasi il monopolio delle bevande calde con l'86% sul totale e dal liofilizzato di un tempo si è passati al prodotto in grani utilizzato nell’84% dei distributori.
La Lombardia è la prima regione per numero di attività, con 877 tra sedi di impresa e unità locali e un peso del 13,9% sul totale nazionale. Nella regione, la maggiore concentrazione si registra a Milano (353), seconda a livello nazionale dopo Roma con 432 attività; terza Torino (306). Seguono Bari, Napoli, Cagliari, Taranto, Genova, Lecce e Firenze: il Centro-Sud fa registrare interessanti incrementi. L’Italia mantiene il primato a livello europeo del settore con una costante innovazione tecnologica delle vending machine, che iniziano ad essere connesse, dotate di touch screen per una migliore esperienza di aquisto del consumatore e di pagamenti cashless. Come evidenzia Massimo Trapletti, presidente di Confida, «l’impegno del comparto si sta orientando anche e soprattutto verso la sostenibilità. La nostra associazione ha dato vita insieme al Consorzio Corepla al progetto RiVending, che prevede la raccolta e il riciclo di tutta la plastica di bicchierini e palette del caffè, che viene reimmessa nella produzione di altri bicchierini e palette, dando vita così a una perfetta economia circolare».
Nell’anno in corso Confida festeggia i suoi primi 40 anni di attività: i rappresentanti delle tre principali componenti del mercato, i gestori del servizio, i fabbricanti di distributori e i produttori alimentari, firmarono il 13 luglio 1979 la costituzione dell’Associazione. Si trattava di un’esperienza innovativa per l’epoca: la creazione di una filiera dell’intero comparto della distribuzione automatica, al fine di fronteggiare la crisi economica della fine degli anni Settanta e creare i presupposti per la crescita. Un obiettivo centrato: Confida è cresciuta e oggi rappresenta oltre 500 aziende del settore.