Del caffè non si butta via niente! racconta una vignetta scherzosa sulla pagina Facebook di Dinicaffè, che spiega come dagli scarti di produzione della torrefazione nasca un’eccellenza sostenibile: il materiale viene donato a Funghi Espresso, che produce funghi con metodi che hanno un impatto sull’ambiente pari a zero. Non solo: i sacchi di juta con cui viene trasportato il caffè dai Paesi d’origine sono donati al Consorzio Agrario che dà loro una seconda vita. Tutti i sacchetti del caffè sono stampati con inchiostro ecologico ad acqua e le consegne sono effettuate con un furgone elettrico, che non reca danno al pianeta.
Ma non c’è eccellenza senza etica: Dinicaffè è uno dei soci fondatori di CSC - Caffè Speciali Certificati, consorzio che da oltre vent’anni è fortemente impegnato nel controllo dell’intero processo produttivo del caffè, di cui assicura l’alta qualità e il rispetto per chi lo produce. Non solo; chi lo vuole può vivere l’esperienza di un tour guidato alla scoperta del caffè, della sua lavorazione e dei segreti di un espresso perfetto: una giornata di full immersion nel mondo spesso sconosciuto del caffè, con laboratori di tostatura, assaggi e pratica di come si realizza un espresso.
Quelle appena delineate sono solo alcune “pennellate” della realtà della Torrefazione fiorentina, nata nei primi del ‘900 con Alberto Dini come laboratorio artigianale nel centro storico della città; nel 1980 le figlie Elisabetta e Laura prendono le redini dell’azienda che nel 1996 punta decisamente sulla qualità quando, insieme ad altri torrefattori, Dini fonda l’Associazione Caffè Speciali Certificati, consorzio volto alla tutela della qualità del caffè e alla sua totale tracciabilità, dalla pianta alla tazzina. Nel 2009 subentrano Serena e Benedetta, figlie di Elisabetta, che mantengono viva la tradizione per la lavorazione di caffè di qualità e investono nella realizzazione di un coffee Lab interno all’azienda, adibito a laboratorio degustazione, sperimentazione e logo di formazione. L’attenzione all’aspetto sociale è sottolineato dal fatto che Serena e Benedetta sono tra i soci fondatori dell’associazione Women in Coffee Italy, riconosciuta da Iwca (International Women’s Coffee Alliance), la rete globale a sostegno delle donne lungo tutta la filiera produttiva del caffè.
Tra i nuovi ingressi in gamma c’è il caffè Guatemala Doña Lucero, frutto di un progetto di sviluppo sociale che coinvolge 80 produttrici guatemalteche che grazie all’impegno della onlus Amka e di CSC hanno avuto la possibilità di un riscatto economico e personale attraverso la produzione di caffè. Si caratterizza per le sue note floreali, di cioccolato al latte e sentori di miele.