Si potrà visitare fino al 20 giugno presso L’Adi Design Museum di Milano la mostra dell’Adi Design Index 2020, la selezione annuale dei migliori prodotti del design italiano. Al suo interno, alla sezione Lavoro c’è la macchina espresso Eagle One di Victoria Arduino, design Carlo Viglino. Il suo progetto di ispira alla teoria del saper far italiano che pone le basi nel buon design del Novecento guarda al futuro. In tale contesto la macchina non è più solo uno strumento, ma grazie alla sua unione di tecnica ed estetica, diventa espressione della personalità del barista, racconto e tendenza.
Estetica è la facilità di personalizzazione con diversi colori e con materiali sia naturali come il legno sia tecnologici come l’acciaio, le resine e l’alluminio: ciò permette al locale di esprimere la propria personalità anche attraverso la macchina da caffè. Legandosi alla sua capacità di trasformarsi ed essere messaggio, l’architetto e designer Giulio Cappellini ha creato una speciale Eagle One che unisce storia e avanguardia, con l’utilizzo di legni speciali riciclati, resina ecologica e alluminio.
L’attenzione è stata posta non solo alla ricerca tecnologica e all’innovazione, ma anche al piacere di vivere e lavorare con un prodotto che combina perfettamente qualità estetiche e funzionali. Il risultato è un’esperienza sensoriale completa sia per chi lavora con questa macchina disponibile in versione da 2 e 3 gruppi grazie alla sua semplicità d’uso, sia per il cliente, grazie all’innovativa tecnologia estrattiva Neo (New Engine Optimization), che ha ha visto la sua prima applicazione in Prima, macchina professionale a 1 gruppo. Rappresenta un approccio nuovo nel riscaldamento dell’acqua per l’estrazione del caffè a bassi consumi in quanto sfrutta la tecnologia del riscaldamento istantaneo che richiede volumi e quindi caldaie più piccole, in quanto viene riscaldata solo l’acqua che serve. In questo modo la macchina è pronta per preparare caffè e cappuccini in soli 8 minuti.
Il design di Eagle One pone l’attenzione anche all’impatto ambientale del prodotto, in termini di risparmio energetico ed economico. I nuovi materiali utilizzati e il design progettuale hanno permesso di ridurre le emissioni del 23% rispetto alle macchine della stessa categoria e soprattutto di sfruttare e non disperdere l’energia di scarto della macchina con un ulteriore risparmio dell’8% sul totale del suo consumo.