L’ampio stand di Julius Meinl a Sigep ha offerto più momenti di approfondimento e di scoperta di nuovi utilizzi del caffè per tutti gli operatori dell’horeca. A cominciare dalla sfida di lavorare con il caffè in cucina, utilizzato non solo come spezie, ma come ingrediente di diverse portate. Per lavorare con il caffè bisogna innanzitutto avere un buon rapporto con la materia prima: il chicco come ingrediente ha un equilibrio instabile ma, se usato bene, può essere elaborato in tutte le declinazioni, dagli antipasti fino al dolce, come ha dimostrato lo chef stella Cristiano Tomei. Con quello che ha definito un “amplificatore di sapori” ha realizzato tre piatti innovativi, che alla base hanno la tradizione italiana: ravioli con pasta stracotta di grano duro e ripieno di pasta e fagioli, serviti su cesto a vapore cosparso di chicchi di caffè e funghi, tocco finale una spruzzatina di polvere di caffè per aumentare la sensazione di tostato; lingua di manzo cotta lentamente nel caffè (moka) servita con la salsa verde; uovo di mandorla con crema al caffè. Lo Chef ha utilizzato i caffè che propone nel suo ristorante a Lucca: le miscele Vienna XVI e Red Door e una selezione di monorigini Julius Meinl The Originals.
Di queste ultime faceva parte il microlotto Santa Cristina Bourbon Blend proveniente da El Salvador. Lo coltiva a 1200 metri la famiglia Hernandez Gonzales, proprietaria della farm che conduce con attenzione alla sostenibilità sia da un punto di vista ambientale sia etico. Helena Oliviero, campionessa italiana di Cup Tasting 2018, ha introdotto alle tecniche di assaggio per poi degustare lo stesso caffè estratto in V60 e in french press, insieme ai numerosi appassionati che hanno seguito il workshop. Le bevande (la prima si è presentata più limpida, la seconda più torbida e corposa) hanno mostrato un’acidità fine, e aromi di noci, cioccolato al latte e carambola, per chiudere con un retrogusto persistente con sentori di mandarino e mela. Il brand ambassador Jacopo Indelicato ha guidato alla scoperta dei tanti caffè della Torrefazione, in primo luogo il 1862 Premium, miscela 100% arabica con caffè provenienti dal Brasile e dall’Africa orientale, corposo e con una delicata nota di cioccolato. Si presenta in una campana rossa a forma di fez divisa in tre compartimenti, al fine di mantenere i chicchi freschi più a lungo; aiutano a realizzare estrazioni buone e costanti la macchina espresso super-premium, un macinino ondemand sotto il quale è posto un pressino automatico.
A chiudere con gusto le giornate ci ha pensato il campione italiano 2018 di coffee in good spirits, Dan Bacaintan che ha presentato un suo cocktail, il C.B.9: “Il caffè cold brew Julius Meinl è un blend di India e Brasile (70 ml): per realizzare il drink mi sono ispirato alle origini – afferma Dan -. Ho utilizzato 15 ml di Martini Rosso per richiamare la corposità e la dolcezza del Brasile, 20ml di Mezcal, le cui note affumicate si sposano benissimo con la nota speziata dell'india. Il tutto bilanciato da 5 ml di sciroppo di lime e un tocco floreale con 5 ml di liquore di Rosa; inoltre ho aggiunto una vaporizzazione di pepe di timut per renderlo un aperitivo perfetto per l'estate”. È un drink bilanciato con una componente amara, rinfrescante ed energizzante al tempo stesso grazie alla presenza del caffè.