“Se rispetti la terra, la terra ti rispetterà”: questo antico motto riecheggia nell’ampio concept store I Contadini in via Arrigo Boito a Monza, rivendita di prodotti salentini, caffetteria e ristorante aperto a metà del novembre 2020. Ampio, lineare, pulito, suoi protagonisti sono la pietra leccese, il legno d’ulivo e i prodotti della Puglia, una delle zone sue zone più vocate per la coltivazione degli ortaggi, precisamente a Ugento, in Salento. Conducono l’Azienda agricola i rappresentanti della terza generazione della famiglia Trentin, Edoardo, Emanuele e Gianna. Quest’ultima si è trasferita per qualche mese a Monza e accoglie i clienti in questa prima fase, guidandoli tra i sapori e le specialità che conosce a fondo e che racconta con entusiasmo. «Siamo contenti di avere aperto a Monza: le persone sono cordiali e ben disposte. Incontro spesso clienti un po’ confusi dal prodotto industriale; cerco di guidarli alla comprensione della qualità di prodotti lavorati a mano, senza trattamenti chimici e con le migliori materie prime. Conosco ogni passaggio e anche la fatica che c’è dietro queste referenze; voglio trasmettere ai clienti la mia passione».
L’ampio locale prende il via con la bottega che comprende una vasta gamma di ortaggi in vasetto, dal capostipite, il pomodoro, per proseguire con zucchine, carciofini, cime di rapa, olive capperi. Poi le linee dei ripieni, dei grigliati, dei crudi, dei pelati, per concludere con passate e sughi. Ci si sofferma su novità come le foglie di cappero, indicate per condire piatti a base di carne o di pesce e insalate; i capperi che lo scorso ottobre hanno meritato il primo posto in un blind test del Gambero Rosso; i Diamantini, piccoli cuori di carciofo defogliati il cui spessore non supera il mezzo centimetro, per questo preziosi. Si passa quindi alla pasta, all’olio e ai prodotti da forno, le birre, i vini, i caffè. Sul fondo del locale si apre il lungo banco che prende il via con la caffetteria, proseguendo con golosità come il Salsicciotto artigianale (una pasta frolla croccante e friabile con dieci tipi di farciture), poi trecce, cornetto salentino, taralli, pane fatto con lievito madre e la ristorazione, in cui spiccano il rustico salentino (con un cuore di besciamella e pomodoro) e il Fritto Terrone, ovvero “pittule” (il finger food fritto salentino) in tre varianti.Ogni prodotto si può ricevere rapidamente grazie a un servizio di delivery realizzato con Just Eat e Glovo. Dalle finestre e da un’ampia porta a vetro si vede la corte, tutta in pietra leccese, che sarà chiusa con una vetrata e permetterà di consumare all’esterno in ogni stagione, cena compresa (la chiusura è prevista per le 20). In estate ci sarà anche l’appuntamento serale con la pizzica.
Più di un cliente arriva al banco bar con uno o più prodotti da acquistare, al quale nella maggior parte dei casi si uniscono un espresso e del buon pane. Al banco bar ci sono la giovane Arianna e Pietro Saccone, barista, all’opera a una macchina espresso Strada de La Marzocco. I caffè sono della torrefazione salentina Caffè Orlando: la miscela principale è un 70 % arabica (i caffè provengono da Congo, Colombia e Brasile) e 30% robusta (India e Indonesia): in tazza dà un espresso con un buon corpo e scarsa acidità. A questo si affianca un monorigine a rotazione, per chi vuole un gusto più particolare e una maggiore presenza di acidità in tazza. Ha seguito l’apertura e dà consulenza per la caffetteria e il servizio Gianni Cocco, Italian Coffee Trainer per l’Accademia Italiana Maestri del Caffè. Anche Pietro ha seguito i corsi Aicaf e a chi desidera un bel decoro in latte art propone un cappuccino in stile flat white, con una crema fine ed elastica. Gli piace instaurare un buon rapporto con la clientela a piano piano guidarla alla scoperta del buon caffè.