La Coffee Training Academy ha chiuso, come ogni scuola, ma il suo titolare, Davide Cobelli, non smette di parlare ai baristi e di fornire loro utili informazioni con una serie di corsi e talk sui social, con dirette ogni giorno (domenica esclusa) su Instagram dalle 14 alle 15, che sono postate dal giorno successivo sulla sua pagina Facebook. “Il mio taglio è quello di un talk - afferma -, un dialogo con persone esperte sulle varie tematiche che ruotano attorno al caffè. E sono veramente tante”. Dopo avere parlato di brewing, green coffee e macchine a leva, gli incontri di questa settimana prevedono:
- Lunedi 16 marzo - con Manuele Fensore e Carmen Clemente titolari della scuola Barlady Cafè- la preparazione di un mondiale e come questa esperienza ha cambiato la loro vita
- Martedì 17 marzo - con Rubens Gardelli, campione del mondo Roasting nel 2017 e titolare di Gardelli Specialty Coffees - la tostatura del caffè
- Mercoledì 18 marzo - con Gianfranco Carubelli - titolare di pulyCAFF - l’importanza e i segreti della manutenzione della macchina espresso e del macinacaffè, con un importante focus sull’igiene al bar
- Giovedi 19 marzo - con Enrico Metti, direttore commerciale di Brita Italia - il ruolo fondamentale dell’acqua e i giusti parametri per avere estrazioni eccellenti
- Venerdì 20 marzo - con Chiara Bergonzi, trainer Sca e roaster presso Lot Zero Specialty Coffee l’analisi sensoriale del caffè
è ancora in fase di definizione la tematica del 21 marzo, come pure quello della settimana successiva.
Con i suoi interventi #coffeebreak su Facebook ha mostrato di sapere essere diretto e provocatorio, nonché formativo per tutti gli operatori. Così, mentre afferma che tutto il settore ha bisogno di un deciso passo in avanti per quanto riguarda l’igiene e la professionalità, richiama un intervento che ha da poco ri-postato intitolato Ho sempre fatto così in cui denuncia la passività e la mancanza di approfondimento da parte di tanti, troppi operatori.
Riguardo l’emergenza Covind-19 osserva «Di cosa ci lamentiamo noi ristoratori, baristi, camerieri quando siamo i primi a fare propagare il virus? Ho lavorato nei bar e so cosa succede dall’altra parte del bancone e so che manca l’attenzione all’igiene, almeno da parte della gran parte degli operatori. Nelle lavastoviglie con carico manuale, il detersivo viene magari messo due volte al giorno e si lava con acqua che non arriva a 70 gradi perché la macchina è piena di calcare o si è rotto qualcosa… Che dire poi del barista che prende i soldi, dà il resto e poi va a confezionare un panino? Certo, si è sempre fatto così, ma è il tempo di cambiare passo.
I talk sono stati seguiti in media da 60 persone e hanno avuto parecchie interazioni: tante le facce note, ma anche tante nuove. «Il mio obiettivo è arrivare a persone che normalmente non seguono - riprende Cobelli -. Dire cose alle persone curiose è fantastico, ma oggi abbiamo la possibilità di raggiungere chi in genere dice “non ho tempo di seguire queste cose”. Ma visto che tutti siamo a casa, perché non approfittarne per fare un deciso salto di qualità alla riapertura, o semplicemente per saperne di più sul caffè?».