Se ieri era sufficiente fare un prodotto “buono” che poi si è dovuto dimostrare anche “bello”, oggi è fondamentale che sia sostenibile e responsabile, come l’azienda che lo produce. Nel corso della visita allo stabilimento di Costadoro a Torino, vengono mostrati ambienti per i dipendenti realizzati con criteri di benessere nei momenti di pausa e soprattutto, tra i macchinari della fase produttiva viene richiamata l’attenzione sulla nuova macchina confezionatrice che utilizza imballi compostabili. Entro il 2020 cambierà tutta la produzione in materiale compostabile, un investimento notevole (oltre 600mila euro) al quale si accompagna un maggior costo degli imballi stimati in 400mila euro l’anno, ma che offre il grande vantaggio di potere smaltire i sacchetti da 1 chilo nei rifiuti organici. Si tratta di un’apparecchiatura a basso impatto ambientale, che permette all’azienda di affermare «Scegliendo il nostro caffè contribuirai a migliorare il benessere del pianeta».
Le nuove confezioni sono frutto di una lunga ricerca di materiali in grado di garantire le migliori condizioni per la conservazione del prodotto e dei suoi aromi unendo la responsabilità nei confronti dell’ambiente. Così, i sacchetti e le valvole assicurano elevate proprietà di barriera all’ossigeno, assenza di odore e sono conformi alla legislazione europea in materia di contatto alimentare; inoltre garantiscono elevati standard di di conservazione e sono entrambi compostabili e interamente smaltibili nei rifiuti organici. I nuovi imballi, sono formati da cellulosa rigenerata, adesivi compostabili, e BioPe anziché di Pet, alluminio e inchiostro dei precedenti e hanno la certificazione OK Compost Industrial rilasciata da Tüv Austria, ovvero sono garantiti come biodegradabili in un impianto di compostaggio industriale. Compostare può ridurre in modo significativo il volume dei rifiuti organici, mentre il compost prodotto può essere utilizzato come fertilizzante in ambienti agricoli e orticoli. Per ricevere questa certificazione i materiali hanno superato quattro analisi richieste dalla norma europea sugli imballaggi (EN 13432): test di biodegradazione (degradazione chimica del polimero delle fibre); test di disintegrazione (rottura fisica del prodotto in piccoli frammenti); test di ecotossicità (verifica se il prodotto compostato non esercita alcun effetto negativo sulle piante); test sul contenuto di metalli pesanti.
Nel giro di pochi anni Costadoro si propone di diventare un’azienda di riferimento per qualità, bontà e rispetto della realtà che la circonda. Il progetto si declina ovviamente anche da un punto di vista pratico della produzione; così Costadoro Respecto certificata Bio e Fairtrade, è una miscela che rispetta i princìpi dell’ecologia e della solidarietà umana. È composta al 100% di caffè di qualità arabica, tutti lavati, provenienti da Colombia, Messico e Nicaragua. L’espresso presenta un buon corpo, sentori di cioccolato e biscotto, con una leggera acidità di frutti rossi. La crema ha una bella tessitura, compatta e persistente. Ha un ridotto contenuto di caffeina: 1,90% è il valore medio.
Una azienda all’avanguardia in molti settori. Qualità ricerca e comunicazione. Complimenti