Nel corso del lockdown l’impegno di Lavazza si è focalizzato sulla volontà di aiutare in modo concreto i bar partner a superare la difficile situazione. Il primo strumento messo a disposizione degli oltre 10mila operatori Lavazza è stato il kit di ripartenza, con alcuni strumenti pratici (dai materiali di servizio – grembiuli, bicchieri monouso, materiale cartotecnico – agli strumenti di comunicazione al consumatore) che hanno supportato i baristi durante la fase di riapertura, consentendo loro di offrire una coffee experience di qualità in totale sicurezza.
Con Piacere Lavazza, l’app sviluppata per i coffee lover che nel fuoricasa come tra le mura domestiche cercano una piacevole esperienza di gusto, si compie un ulteriore passo in questa direzione: i bar che aderiscono all’iniziativa possono infatti diventare un punto di riferimento per i consumatori e attrarre nuovi flussi di clienti.
A chi scarica l’app su Google Play Store o su Apple Store viene offerta la possibilità di scegliere il proprio bar dove gustare un caffè offerto da Lavazza. Sin dalla registrazione gli utenti possono accumulare chicchi virtuali di caffè e partecipare alla Collection Piacere Lavazza con cui ottenere premi come caffè, accessori o vivere esperienze di formazione e degustazione. La raccolta punti avviene inserendo i codici contenuti nelle confezioni di macchine e capsule del sistema domestico A Modo Mio, completando le missioni indicate nell’app e anche acquistando una tessera da 10 consumazioni (di cui una omaggio) presso un locale.
«La nostra app ha la particolarità di unire l’online all’offline, il fuoricasa ai consumi di casa ed è veramente multicanale - ci dice Igor Nuzzi, regional director Italia e Svizzera Lavazza -. Ci consente anche di dare sostanza al claim della nostra comunicazione televisiva A casa come al bar: i consumatori di A Modo Mio potranno conoscere un po’ meglio i bar Lavazza e continuare la propria esperienza di gusto a casa con le capsule». Queste ultime si confermano sempre più un elemento strategico: il processo di conversione dalla moka al single serve che prosegue da anni, negli ultimi mesi ha accelerato.
«Osserviamo i dati aggiornati a luglio 2020 - prosegue Igor Nuzzi -: il mercato delle capsule è cresciuto del 31,6% sull’anno precedente. Arriviamo da diversi anni in cui la crescita è stata intorno al 20%; nessuno si sarebbe aspettato questo dato che sorprende ancora di più quando andiamo a segmentare la crescita nei vari periodi: gennaio-febbraio 18,5%, marzo-aprile 41,5%, maggio-luglio 32,6%. C’è stata un’ulteriore accelerazione dovuta a maggiori consumi domestici sia nella fase di lockdown sia nella successiva grazie allo smartworking e al fatto che qualcuno si sta ulteriormente convertendo al mondo del single serve». È insomma una realtà che non si può ignorare e che apre nuove sfide anche al bar.
Tra le finalità dell’app c’è infatti anche l’accesso degli utenti alla cultura del caffè attraverso contenuti editoriali che permetteranno di conoscere meglio questo prodotto e fare scelte differenziate che sarà importante offrire anche nei locali. «Si tratta di un’opera di crescita e diversificazione che promuoviamo da qualche anno - afferma Nuzzi -. Abbiamo già migliaia di bar che affiancano alla classica miscela altre più evolute con una differente offerta di prezzo. Al barista spetta il compito di guidare il cliente nella scelta spiegandogli le caratteristiche e le differenze tra i caffè. Ovviamente ci vorrà del tempo, ma è importante sottolineare che crescono i consumatori che si rivolgono a prodotti premium per i quali sono disposti a pagare qualcosa di più. Noi da anni lavoriamo per quella fascia di qualità superiore con ¡Tierra!, che sta funzionando bene su tutti i canali di vendita, compresi i bar che credono nella diversificazione e si impegnano nel raccontarla».