L’elezione del nuovo consiglio di amministrazione dell’Istituto Espresso Italiano - Iei ha visto l’ingresso di nuovi professionisti: un dato importante perché il futuro dell’espresso italiano necessita di una forte collaborazione tra le diverse generazioni al fine di potere competere soprattutto a livello internazionale. Sono stati riconfermati Luigi Morello come presidente e Barbara Chiassai come Ceo. Gian Paolo Braceschi, già responsabile della certificazione della qualità, assume il ruolo di direttore generale. Per i prossimi tre anni sono stati nominati consiglieri Alessandro Borea, Renato Bossi, Barbara Chiassai, Luca Creti, Simone Devoto, Maurizio Fiorani, Luigi Morello, Carlo Odello, Luigi Odello, Assunta Percuoco, Carmen Stanziola, Carlotta Trombetta e Antonia Trucillo. «Il nostro compito - ha commentato Luigi Morello - è da un lato continuare a lavorare sul miglioramento della qualità media al bar in Italia, dall’altro aiutare la filiera a valorizzare la qualità a un giusto prezzo, interagendo non solo con la parte produttiva ma soprattutto con il cliente finale e i giovani”.
Come già emerso nella recente ricerca sulla colazione al bar, chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo: il 77% di chi beve caffè espresso lo fa tutti i giorni appena sveglio, come emerge dai dati di Coffee Monitor, il primo focus dell’Osservatorio social monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics. Il caffè espresso, rimane la principale tipologia di caffè scelta dagli italiani che hanno consumato la bevanda negli ultimi 12 mesi, scelto dal 93% dei consumatori di caffè. Residuale la percentuale di chi predilige il caffè americano, orzo o altre tipologie di caffè (7%).
Il 58% di chi beve caffè espresso lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%). Il consumo di caffè espresso non è relegabile in un solo luogo, prevale piuttosto una modalità di consumo “multi-luogo”, il bar resta comunque quello preferito, scelto dal 72% del target di riferimento.
L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro.