Dal 22 ottobre al Base Milano di via Bergognone 34, nell’ampio bar-bistrot interno c’è un nuovo aroma nell’aria e una nuova apparecchiatura accanto al banco bar: Roastelier by Nescafé, che qui è stato presentato ufficialmente a una platea ridotta di operatori, al fine di non creare assembramenti. Cuore del sistema è la tostatrice a letto fluido di piccole dimensioni (cm 28,5 x 40 x 60,5 di altezza), che permette di seguire ogni fase della tostatura; difficilmente passa inosservata e diffonde un piacevole aroma di caffè. Soprattutto è facile sa usare: è sufficiente avvicinare al lettore ottico il sacchetto con il caffè che si vuole tostare e sul pannello di controllo compaiono le caratteristiche dell’origine prescelta, quindi la richiesta di scegliere tra una tostatura per espresso o per filtro. Se si sceglie la prima ci si trova davanti a tre opzioni che permettono di impostare altrettanti profili, in grado di mettere in risalto dolcezza e acidità o amarezza o ricercare un bilanciamento tra gli aromi; le opzioni sono due per la seconda.
L’unicità di questo sistema è che nel sacchetto non c’è caffè verde, ma un Prime Roast, ovvero un caffè che ha avuto un primo passaggio di tostatura fino a raggiungere un color cannella (è la fase in cui si sviluppa la maggior parte dello spettro aromatico). Al barista non rimane che effettuare l’ultima parte della tostatura scegliendo tra i programmi preimpostati, che conducono ogni fase in modo del tutto automatico, ma soprattutto a vista, permettendo di cogliere il movimento continuo dei chicchi che cambiano colore e concluso il ciclo vengono raffreddati. In tutto l’operazione dura circa 10 minuti, dopo di che il caffè (che il particolare ciclo produttivo garantisce di qualità costante) si può insacchettare (anche macinato) in purezza o dopo averlo miscelato creando una o più miscele della casa, chiudendo con la saldatrice e personalizzando con il logo del locale, il nome della miscela e molto altro.
La vista della macchina all’opera e l’aroma che si sprigiona nel locale attirano l’attenzione e fanno scattare l’interesse del consumatore, danno al locale un motivo in più di attrazione e al barista una nuova immagine (Roastelier per l’appunto), ovvero di chi sa lavorare e raccontare il caffè che offre sia al banco sia da asporto. Soddisfatto della nuova esperienza e dell’assaggio, il cliente, infatti, vorrà acquistare del caffè da consumare a casa anche con una ricetta fatta su misura per lui. Tramite una piccola piccola stampante collegata a uno smartphone, si può facilmente personalizzare l’etichetta, riportando le caratteristiche del contenuto, ma anche scrivendo una dedica per parenti e amici, o personalizzarle per locali che vogliano acquistare questi caffè e caratterizzarli con il proprio logo.
Le origini a disposizione sono Brasile, Colombia ed Etiopia; il sacchetto di Prime Roast è da 500 grammi (la shelf life è di 10 mesi), da tostare in cicli da 250 grammi l’uno. I vantaggi sono di avere un prodotto pulito e selezionato, di cui concludere la “cottura” (durante il processo il calo di peso è ridotto rispetto all’utilizzo del verde), senza scarti, in tempi brevi e in modo del tutto automatico. Roastalier è stata pensata per supportare a 360 gradi la trasformazione del locale, con differenti soluzioni per il collocamento e le attrezzature complementari nonché un corso di formazione di più giorni che spazia dalle abilità del barista, al funzionamento della macchina, dalle caratteristiche delle singole origini a come argomentare la vendita e offrire una coffee experience che soddisfa e dà più valore al prodotto in tazza, permettendo quel ritocco del prezzo di vendita da tempo auspicato.
Concludiamo con un drink curioso e inedito presentato da Fabiano Bucci, advisory bartender presso Nestlé. Ingredienti: 30 ml gin, 30 ml vermouth, 30 ml Campari, 18 gr caffè, funghi porcini secchi, pistilli di zafferano, pepe. Preparazione: si estrae il caffè con il siphon, ponendo nell’ampolla inferiore il gin e lo zafferano; sopra uno strato di funghi porcini e il macinato. Ottenuto l’estratto si realizza un classico Negroni con i gin aromatizzato; aromatizzare con pepe e rifinire con arancia disidratata, un pezzetto di fungo e pistilli di zafferano. Un drink dal piacevole sapore autunnale.