È tornato il segno positivo nelle vendite di caffè nel settore horeca in Italia. Come descritto dalla ricerca di Competitive Data “Caffè nel canale Ho.Re.Ca. in Italia nel 2017”, le vendite hanno fatto registrare una crescita a volume dello 0,3%, mentre l’aumento a valore è stato dello 0,8%, pari a 855 milioni di euro. Il fattore cardine è stato ancora una volta il momento della prima colazione insieme all’incremento delle occasioni di consumo (panetterie, pasticcerie, gelaterie). Cresciuto anche il segmento del porzionato, che fa segnare un +7,7%, favorito dall’ingresso di nuovi operatori e nuovi sistemi.
Un altro fenomeno interessante per il caffè è la crescita esponenziale a livello mondiale delle vendite nel settore dell’e-commerce, che lo vede come la sottocategoria più popolare. Secondo i dati pubblicati da Food navigator le vendite di generi alimentari su Amazon nel 2018 hanno superato i 4,1 miliardi di euro. Al loro interno, caffè e derivati hanno totalizzato 120 milioni di euro secondo le stime di Edge by Ascential. Per tutto il 2018 infatti, il caffè ha guidato la classifica della categoria alimentare del colosso delle vendite online. La crescita del mercato digitale ha spinto anche brand internazionali come Starbucks, Jab Holding, e Luckin Coffee in Cina, a sviluppare il proprio settore digitale.
Tornando all’Italia i grandi cambiamenti in corso a livello internazionale nel settore del caffè cominciano a mostrare i primi frutti anche sul mercato domestico. La ricerca di Competitive Data evidenzia che la competizione si è spostata sul prodotto, le torrefazioni leader cercano di giocare d’anticipo e assecondare i trend mondiali della domanda. Particolare attenzione è data alla volontà dei millenials di sperimentare nuove bevande, che porta a moderne modalità di preparazione del caffè, l’ampliamento della gamma con le miscele monorigine e l’introduzione di referenze cold brew. La formazione interna (aziendale) ed esterna (presso i punti vendita), la comunicazione, la capacità di distinguersi e differenziarsi diventano fondamentali per stare al passo del rapido mutamento del contesto ambientale e della crescente complessità. Anche le torrefazioni medie, infatti, hanno seguito l’esempio delle leader con proposte simili. Tanto è vero che, le performance migliori nel 2017 sono state registrate dalle torrefazioni più sensibili a queste iniziative, le più strutturate hanno guadagnato ulteriori quote di mercato mentre chi non ha ancora preso coscienza degli sviluppi del contesto competitivo sta facendo fatica.