La terza edizione di The Milan Coffee Festival si chiude con un segno decisamente positivo: i visitatori convenuti al Superstudio Più sono stati oltre 6mila, di cui circa 4mila consumatori finali e 2mila operatori del settore. Parlando con gli espositori, ciò che più ha colpito, accanto a un’affluenza sempre sostenuta, è stato l’interesse, la voglia di conoscere da parte di numerosi baristi che hanno partecipato per vedere da vicino e comprendere la realtà e le dinamiche del “caffè artigianale”, nonché di tanti coffee lover o semplicemente persone che hanno sperimentato un modo nuovo - spesso inaspettato - di intendere il caffè, gustando le preparazioni proposte dai microtorrefattori di The Roaster Village. La community che gravita attorno agli specialty coffee, è poi convenuta da tutta Italia, insieme a numerosi visitatori esteri.
La soddisfazione è grande da parte di Allegra Group, a cominciare dall’ideatore del progetto Ludovic Rossignol-Isanovic, che è stato sempre presente e vigile nel corso della tre-giorni milanese, tra gli eventi e gli oltre 40 espositori che, soprattutto nelle giornate di sabato e domenica, sono stati presi d’assalto, confermando, anche dopo due anni di stop, il successo di un evento che ha ormai un posto di tutto rispetto a fianco delle edizioni già affermate di Londra, Amsterdam e New York.
Workshop, competizioni, dimostrazioni e incontri sono stati seguiti da un pubblico numeroso e attento, a cominciare dalla maratona di The Roast Master, il contest focalizzato sulla tostatura degli specialty coffee e sulla loro trasformazione. Undici torrefattori italiani, ognuno con i propri caffè, si sono sfidati in competizioni a eliminazione diretta in quattro discipline: The Espresso Smackdown, che ha visto i concorrenti presentare una monorigine tostata chiara e media e una miscela, ognuna da estrarre e presentare ai giudici; The Latte Art Showdown, i dadi hanno indicato il tipo di bevanda e il decoro da realizzare in latte art e i concorrenti si sono misurati su tre tazze; The Brew Faceoff, con la presentazione di un’estrazione filtro; The Signature Drink ha valutato bevande miscelate a base caffè realizzate utilizzando anche un ingrediente misterioso presentato il giorno stesso. Una gara accesa, divertente e impegnativa che in finale ha visto fronteggiarsi le squadre di Nude e Vannelli Coffee. Ha vinto quest’ultima grazie ai buoni caffè e alla professionalità di Giacomo (campione italiano baristi 2014, 2015 e 2019 e brewing 2022) e Pietro Vannelli, campione italiano di latte art 2015, che hanno gareggiato al motto «Siamo ciò che tostiamo».
Hanno raccolto un folto pubblico le dimostrazioni di 1895 Coffee Designers by Lavazza, che ha proposto i suoi caffè in abbinamento con creazioni di pasticceria preparate da Marco Pedron, Giorgia Proia e Maicol Vitellozzi.
Tutto esaurito anche per la Global Coffee School Live di Sage e per la Cocktail Masterclass di Smirnoff, che ha guidato il pubblico a preparare un Espresso Martini e un Coffee Negroni. Hanno destato curiosità e stupore le tazze perfette degli artisti - che si sono esibiti nella Latte Art Live, soprattutto quelle dell’attuale campionessa mondiale Carmen Clemente.
Lo spazio The Lab, realizzato con il supporto di Mumac Academy, ha offerto un ampio programma di laboratori, discussioni e approfondimenti su temi di attualità relativi al mondo del chicco, sempre molto seguiti. Infine, nella giornata di domenica si è svolta la finale nazionale della prima edizione della competizione ideata da Fabio Verona, del Master Coffee Grinder Championship, che ha incoronato vincitore Luca Bernardoni, brand ambassador e responsabile qualità della torrefazione Hardy di Assago.