Si avvicina l’appuntamento con la finale mondiale di Cup Tasting, la competizione del circuito Sca (Specialty coffee association) che mette alla prova il palato e il “naso” dei concorrenti sfidandoli a riconoscere le sottili sfumature di gusto di diversi caffè. La gara è in programma tra il 6 e l’8 giugno presso il Berlin Expocenter city, a Berlino, nell’ambito della sesta edizione del World of Coffee organizzato da Sca, tra le maggiori manifestazioni dedicate al mondo del caffè, e vedrà darsi battaglia i campioni di categoria di più di 40 paesi di tutto il mondo. Tra loro, a rappresentare i colori azzurri, Francesco Sanapo (nella foto in apertura), fondatore e titolare della microroastery Ditta Artigianale e degli omonimi locali fiorentini, che lo scorso gennaio, al Sigep di Rimini, ha conquistato il titolo nazionale.
Un ritorno alle competizioni per Sanapo, pluricampione italiano Baristi, che da qualche anno aveva abbandonato le competizioni: l’ultima sua partecipazione era stata al World Barista Championship 2013 a Melbourne (Australia), dove per la prima volta aveva portato l’Italia nelle prime sei posizioni. Un ritorno dettato dalla voglia di rimettersi in gioco in una nuova specialità, anche questa ad alto tasso di difficoltà.
In una gara di Cup Tasting infatti i concorrenti si misurano con otto triplette di tazze, tra le quali devono identificare, in un tempo massimo di 8 minuti, la tazzina con caratteristiche leggermente diverse dalle altre due, in una combinazione di gusto e olfatto. Vince chi identifica nel minor tempo possibile il numero più alto di tazzine “differenti”: quelle esatte hanno un bollino sul fondo che si scopre quando, conclusa la gara, il giudice alza le tazze selezionate dal concorrente.
Una prova che richiede certamente talento naturale, ma anche tanto esercizio complesso e prolungato. «Gli elementi che concorrono a determinare il gusto di un caffè sono davvero numerosi e le caratteristiche in tazza possono avere mille sfumature, da identificare con rapidità e precisione per potere fare delle scelte», spiega il campione. Ma insieme a sensi attenti e ben allenati, altrettanto fondamentale è la capacità di concentrarsi. «Quando si assaggia si è per lo più in un ambiente ovattato, senza odori e altri elementi di disturbo - prosegue Sanapo -. In gara è tutto il contrario, c’è tanta emozione e poi gli altoparlanti, le persone che parlano, tifano. È importante sapersi isolare, creare un collegamento tra naso, bocca e cervello che precluda qualsiasi interferenza esterna. In un mondiale, poi, potrebbero capitare triplette di caffè della medesima origine, che hanno differenze minime, piccole sfumature che un bravo assaggiatore deve saper cogliere».
Ad affiancare Sanapo in questo sforzo c’è Caffè Speciali Certificati (Csc), che da sei anni sostiene le gare di Cup Tasting a livello sia nazionale sia internazionale e finanzia la partecipazione del campione italiano alla finale mondiale. Un impegno coerente con la sua mission di promuovere la cultura del caffè di qualità. È con questo obiettivo che l’Associazione, già da oltre 20 anni, ha scelto di puntare sull’eccellenza del caffè con procedure rigorose che assicurano uno standard qualitativo certo e dimostrabile, ottenendo la certificazione Iso 22005 di tracciabilità lungo tutta la filiera, dal chicco al confezionamento.