Singapore è un melting pot culturale, dove diverse etnie si fondono per creare una società unica ed eclettica. La città-stato ospita una varietà di culture, tra cui malese, indiana, cinese e occidentale, che si esprimono attraverso la musica, l'arte, le tradizioni e la gastronomia. Questa mescolanza di influenze culturali è evidente in ogni angolo della città, dai mercati alimentari ai templi, dalle moschee alle chiese. Singapore è una città multiculturale che celebra la diversità, dimostrando che i diversi gruppi possono coesistere pacificamente e arricchirsi l'un l'altro. Di riflesso la scena dei cocktail è al centro di uno scambio culturale, in cui troviamo ingredienti da tutto il mondo, nuovi metodi per la preparazione e tecniche prese in prestito dalla cucina d’avanguardia. Singapore vanta una grande varietà di bar, dai classici agli sperimentali. È qui che sono nati eventi di riferimento per la mixology come il Singapore Cocktail Festival ed è qui che si celebrerà il prossimo ottobre, per la prima volta in Asia, la finale dei The World’s 50 Best Bars. La crescita è in atto da meno di una ventina d’anni. Se prima la Singapore dei cocktail era conosciuta principalmente per il Singapore Sling del Long Bar al Raffles Hotel, negli ultimi decenni la città ha avuto un’esplosione unica. Grande cucina e miscelazione sembrano essersi date appuntamento qui da tutto il mondo.
Tra i protagonisti di questa new wave c’è Andrew Yap, già titolare del pluripremiato The Old Man che da inizio 2022 ha cambiato insegna in Papa Doble (61° nei World's 50 Best Bar Asia), ma è rimasto sempre fedele al suo nume ispiratore: Ernest Hemingway. «Hemingway - racconta Yap - era un forte bevitore e le sue opere letterarie sono visibilmente piene di riferimenti a bar, cocktail e libagioni. Con il nostro nuovo menu, puntiamo a ripercorrere le sue orme attraverso i suoi viaggi in Asia, Africa, Bahamas, Caraibi ed Europa. Si tratta di una immersione profonda nella vita di un gigante della letteratura che ha lo scopo di far viaggiare gli ospiti dalla pesca d'altura alle Bahamas, fino a soggiorni di lusso nel Raffles Hotel in piena era coloniale; dalla sua entrata “liberatoria” con mitragliatrice al bar del Ritz di Parigi, alla sorveglianza di U-boat al largo delle coste di Cuba, e molto altro. E allo spirito da viaggiatore di Hemingway, Andrew Yap ha dedicato il recente lavoro di ricerca per Bar Tag -The Mixing Star - Share the Counter. Lo abbiamo incontrato qualche giorno fa a Mixology Experience e la sera stessa al cocktail bar Bella di Milano per una di quelle serate belle e intense che sarebbe certamente piaciuta al vincitore del Nobel per "Il vecchio e il mare”. A Milano Yap ha presentato un allegro quartetto di drink pre-batched a base di Disaronno, Irish Whiskey The Busker e Rump@blic, rum dall’anima girovaga per definizione e, per scelta, dei bartender che lo hanno ideato. Il primo a sfilare sul banco del Bella è Italy, omaggio al nostro Paese che l’autore di “Di là dal fiume tra gli alberi” amava profondamente. Lui che era un habitué dell’Harry’s Bar di Venezia, dell’Hotel de La Poste a Cortina. Italy è un mix (60 ml) di Disaronno Velvet, infuso di limone, gelato al mascarpone, caramello salato, amarena e bitters al cioccolato. Papa Doble è preparato invece con Rump@blic White, ananas, peperone omogeneizzato. Spain è una mistura di The Busker Blend, latte infuso al tè oolong, latte di zafferano e limone. Bahamas, infine, è realizzato con Rump@blic White, cocco, ananas, lime e acqua di cocco.