Un anno di lavoro sulla ricetta, sugli assaggi delle campionature e sui test su packaging ed etichetta. Così si crea un prodotto distintivo, in linea con lo standing del Four Seasons Hotel Milano e con il lavoro del barmanager Luca Angeli. Così è nato Stilla Gin, il distillato proposto presso lo Stilla Bar dell'albergo di lusso milanese.
Metodo London Dry, botaniche alpine e note agrumate
«L'abbiamo creato grazie alla collaborazione con Distillerie Levi - ci spiega Luca Angeli - e abbiamo scelto proprio questo partner perché volevamo dare una identità unica e solida al prodotto. Volevamo una distilleria che lavorasse all'insegna della qualità e che fosse al passo con i tempi: Levi utilizza fonti rinnovabili per più del 90% delle sue necessità energetiche».
Stilla Gin è prodotto con il metodo London Dry e la distillazione avviene in alambicco discontinuo a bagnomaria. Quattro le botaniche che caratterizzano questo gin, ispirate proprio al nome “Four Seasons”: il Génépy, il ginepro selvatico autoctono della Valle d'Aosta, la salvia alpina e il limone, «prodotti "signature" della valle più il limone, che - spiega Angeli - serve a dare consistenza al distillato». Perché questo legame con la Valle d'Aosta? «Perché ci ho speso una parte importante della mia esperienza professionale, lavorandoci da giovane, e conosco la qualità dei prodotti e la loro storia».
Tre drink dedicati allo Stilla Gin
Per ora Stilla Gin è stato prodotto in 350 bottiglie, metà delle quali sono già state vendute (è disponibile solo presso lo Stilla Bar, in elegante bottiglia da 70 cl al prezzo di 120 euro). Ma si tratta solo del primo lotto di produzione: non è, insomma, una serie limitata. Al banco, è diventato la proposta premium dello Stilla Bar con tre drink dedicati, in carta a 25 euro: un Gin Sour, un Martini e un Gin Tonic, serviti con una garnish particolare, una rosa alpina disidratata raccolta sotto il Monte Bianco, presso l'Orto botanico di Courmayeur.
Abbiamo chiesto a Luca Angeli se il gin resterà un unicum o se, invece, si tratta di primo tassello di un puzzle più articolato, con altri futuri distillati della famiglia Stilla. «Stiamo lavorando ad altro, vorremmo riuscire a proporre qualche altro prodotto iconico certamente. Però per questo tipo di progetti ci vogliono tempo, impegno e calma: basti pensare all'anno speso per ideare Stilla Gin e pensare a come proporlo per valorizzarlo».