Lo scorso aprile il Gruppo Lavazza ha annunciato la Roadmap to Zero che porterà il Gruppo alla completa neutralizzazione del proprio impatto carbonico entro il 2030. All’interno di questo cammino ha un ruolo di primo piano l’accordo siglato con il Politecnico di Torino che prevede attività nelle aree di Ingegneria, Architettura e Design, finalizzato alla revisione in chiave sostenibile del prodotto, del packaging e dell’esperienza del consumo del caffè. Più precisamente la rinnovata partnership mira allo sviluppo di capsule monodose innovative e sostenibili, sistemi di gestione e diagnostica da remoto o predittiva delle macchine da caffè. Questo attraverso un programma di innovazione dei prodotti e dei processi e un piano concreto e misurabile di riduzione dei relativi impatti ambientali.
Del resto, nell’ottica di attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile e in linea con il piano Next Generation Eu, osserva Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, «la sostenibilità rappresenta ormai il filo conduttore di gran parte delle attività di ricerca del nostro Ateneo in tutti gli ambiti» e sarà la linea guida di tutti i processi di innovazione che saranno avviati con Lavazza. «Nel percorso di sostenibilità - conclude - è ancora più fondamentale il collegamento tra ricerca, territorio e imprese»: il rapporto stretto tra di essi permette di intravvedere un cambiamento nei prossimi anni. Per il Gruppo torinese la sostenibilità è la base dell’innovazione che si concretizza lungo tutta la filiera e nell’approccio Sustainable by design, ossia nel ricercare, sviluppare, testare e mettere in pratica azioni per ridurre l’impatto degli imballaggi, delle macchine da caffè e dei processi produttivi sin dalla loro ideazione. A tale proposito Antonio Baravalle, Ceo, dichiara «abbiamo delineato la nostra Roadmap del packaging sostenibile che si propone di rendere l’intero portfolio dei pack riutilizzabile, riciclabile e/o compostabile e la partnership con il Politecnico va in questa direzione».
Questa partnership ha già portato importanti innovazioni, come il nuovo pack riciclabile di Lavazza ¡Tierra! 180 g, un obiettivo reso possibile dal superamento della tradizionale struttura del film flessibile per l’imballo e altre innovazioni che hanno portato a una riduzione del 40% del carbon footprint rispetto al packaging tradizionale. Un altro risultato di rilievo è un device con funzioni di intelligenza artificiale applicato alle macchine da caffè per bar e uffici, che permette di monitorare con precisione e in tempi molto rapidi il livello di qualità del caffè, consentendo di intervenire tempestivamente nei casi di necessità, e garantendo la qualità del prodotto e del servizio.
Un ulteriore impegno dell’accordo riguarda un’attività di didattica, alta formazione e formazione permanente attraverso corsi di aggiornamento per i collaboratori Lavazza da parte di docenti universitari ed esperti. Al contempo i professionisti del Gruppo contribuiranno all’attività didattica del Politecnico con attività formative sul campo per gli studenti, che avranno così un importante contatto con il mondo imprenditoriale.