Nel corso della seconda giornata del Milan Coffee Festival lo stand di Dalla Corte ha accolto la finale della seconda edizione del Master Coffee Grinder Championship, condotta come sempre con entusiasmo dall’ideatore del format, Fabio Verona, trainer di Costadoro e autore del libro Professione Barista - Manuale pratico per l’espresso perfetto.
I cinque finalisti, che nell’ordine di gara sono stati Nadia Giacomelli, Federico Cecconi, Francesco Orsi, Emilio Tufano e Simone Previati, si sono cimentati con un caffè brasiliano della International Women’s Coffee Alliance, tostato da Bloom Specialty Coffee e coltivato dall’associazione Mulheres do Cafè, nello stato di Paranà nella zona meridionale del Paese.
Ha meritato il titolo di secondo campione italiano di questa competizione unica, il bolognese Simone Previati, tecnico installatore di macchina espresso e grande appassionato di caffè, nonché titolare di Full Service, che ha trovato il profilo più vicino a quello dichiarato in apertura da Alberto Polojac, con una ricetta di 18 gr in - 42 out in 26” e un Tds di 9,40. Si sono classificati rispettivamente secondo e terzo il barista torinese Francesco Orsi e il trainer Federico Cecconi.
Ormai rodata la giuria composta dal campione in carica Luca Bernardoni, dal trainer Luigi Pillitu e dal tecnico Andrea Corona, guidati dal capo giuria Luca Ventriglia, mentre ad assicurare condizioni di lavoro sempre ottimali ci ha pensato lo Specialista del Pulito di pulyCaff Andrea Antonelli, che dopo ogni prova ha pulito con cura la macchina espresso con pulyCaff Verde e il macinacaffè con pulyGrind Crystals e pulyGrind Hopper.
Come già lo scorso anno, al vincitore verrà consegnata nel corso di una cerimonia dedicata il premio più ambìto, un grinder Solo di Grindie, che da subito ha sostenuto questa competizione unica anche per la composizione dei suoi competitor.
«Ribadisco con piacere un principio che ho già espresso e che vedo confermato puntualmente - afferma Fabio Verona -: ho messo a punto una gara che si può definire popolare, alla quale può partecipare chiunque pensi di essere in grado di gestire il macinino al fine di ottenere le note previste in tazza. Soprattutto partecipare o semplicemente cogliere l’occasione di assistere a una tappa del Master Coffee Grinder Championship significa cogliere l’occasione per una crescita professionale e per parlare e confrontarsi con altri operatori: un esercizio che è sempre molto utile». E lo è ancora più se si colgono i commenti dei torrefattori presenti all’evento milanese, che confermano come la maggior parte delle chiamate dei baristi ai quali il caffè “scende male” o dà problemi, siano causate dal macinacaffè, che spesso chi opera al banco bar non sa tarare correttamente.
«Quando tengo un corso lo sottolineo sempre: il compito principale di un barista è sapere macinare il caffè - riprende Fabio Verona -. il suo ruolo principale è individuare la corretta granulometria e saperla controllare durante la giornata; in caso contrario non si può ottenere un buon prodotto in tazza. Poi, certo, ci devono essere un buon caffè, una macchina performante, tanti elementi concatenati tra loro, ma tutto comincia dalla trasformazione dei chicchi in polvere di caffè».
Ad assicurare la buona riuscita anche di questa seconda edizione un qualificato pool di sponsor formato da Dalla Corte, Grindie, Keber, Brita, Ims filtri, pulyCaff, Metallurgica Motta, Repa Spare Parts, Iwca e chi ha fornito i caffè delle diverse tappe: Caffè Diemme, Costadoro, Antonelli Specialty Coffee e Bloom Specialty Coffee: più di un’azienda ha già confermato il suo appoggio per il prossimo anno.
Per la nuova edizione, Verona dice di tenersi pronti a nuove sorprese, con la certezza che nel 2024 il campionato di macinatura darà il via al suo terzo corso.