Quest’anno la Campari Bartender Competition, manifestazione unica nel suo genere e incredibile volano di promozione di grandi talenti del panorama italiano, ha preso un anno sabbatico. I motivi sono immaginabili. «In un periodo così complicato - spiega Luca Casale di Campari Academy - non era possibile seguire il percorso che abitualmente facciamo. Quello che parte dalle fasi di selezioni locali e arriva fino al gran finale. Allo stesso tempo non abbiamo voluto trasformare la nostra manifestazione in un concorso on line perché non rientra nello spirito del concorso». Per tenere vivo il progetto Campari Academy ha riunito i sette vincitori delle prime edizioni della Campari Bartender Competition: Chiara Beretta, Andrea Dracos, Luana Bosello, Alessandro Pitanti (oggi Master Bartender di Campari Academy), Giovanni Liuzzi, Stefano Cattaneo e Corey Squarzoni. La grande reunion è stata diffusa sul sito e sui social di Campari Academy. “Si è trattato - spiegano da Campari Group - di un’occasione per rimanere accanto all'universo dei bartender, adesso forse più che in qualsiasi altro momento, tornando alle gioie vissute e concentrandosi sul senso di comunità dell'industria dell'hospitality”.
Sette campioni, che vogliono dire sette storie personali delle più varie, ma anche sette filosofie, metodi e sogni: un nuovo incontro per raccontarsi e svelare segreti. A ciascuno dei campioni sono stati affiancati ex tutor (o giudici) della competition chiamati ad accompagnare i racconti e le ricette dei vincitori delle sette passate edizioni.
Ospite speciale di questa reunion un parterre de rois composto da Luca Marcellin, Edoardo Nono, Leonardo Leuci, Alex Frezza, Claudio Perinelli e Samuele Ambrosi. Senza contare il collegamento dal Camparino in Galleria (Bar rivelazione dell’anno ai Barawards 2020) del cocktail guru Tommaso Cecca. Insieme si è parlato aneddoti ed emozioni, memorie e sentimenti di chi ha visto la propria vita cambiare, al bancone di Campari. Ed è stato il racconto di un concentrato di ingredienti, strumenti ed elementi capaci di trasmettere professionalità e visione. Si sono fatti cocktail, tanti cocktail preparati con gli ingredienti di una mistery box uguale per tutti i 7 concorrenti. Filo rosso che lega tutte queste ricette è la semplicità di realizzazione, la replicabilità, il buon gusto. Tutti elementi che contraddistinguono questo concorso fino del suo esordio.
Il tutto in un linguaggio contemporaneo, fatto di sorprese e comunicazione in video, parlato però nel solco dell'idea d'eccellenza globale tipica di Campari Group, sempre attento alle necessità dei bartender, che da ormai un anno soffrono i colpi della realtà. «Campari Academy - spiega Gustavo Calì, Campari Academy Manager - sostiene con orgoglio la responsabilità, sia attraverso l’attività didattica che con la Campari Bartender Competition, di indirizzare la carriera di un giovane bartender. E mai come oggi questo senso di responsabilità è ancora più marcato».