Gli alberghi del vecchio continente hanno aumentato il prezzo medio del 5,2% nel 2007: al maggior flusso di clienti non corrisponde uno sviluppo dell’offerta
Con un rialzo dei prezzi medi nel 2007 senza precedenti, gli hotel europei accrescono le proprie tariffe a un ritmo più elevato rispetto alla media mondiale. I dati arrivano da hotels.com Hpi, strumento di rilevazione che prende in esame le tariffe di 30.000 strutture in 1.500 località sparse nei cinque continenti. Nel secondo quadrimestre 2007, gli hotel europei hanno aumentato il prezzo medio del 5,2%, contro un incremento globale che si è arrestato a +0,8%.
A spingere in alto le tariffe degli hotel in Europa è la crescente capacità di molte capitali del vecchio continente di attrarre turisti da tutto il mondo: un flusso che non è stato accompagnato da un adeguato sviluppo del numero dei posti letto e che ha provocato, quindi, un innalzamento dei prezzi. I casi più eclatanti sono Londra e Barcellona, ma questa tendenza riguarda la maggior parte delle città (Venezia +10%, Ginevra +16%, Parigi +10%), comprese quelle nordeuropee.
Il prezzo medio di una camera d'albergo in Europa (126,4 euro) è il più elevato di tutti i tempi. Volgendo l'attenzione agli altri continenti, si può notare che a fronte di un lieve aumento degli hotel asiatici (+0,6% rispetto allo stesso periodo 2006), le tariffe sono diminuite sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Gli Usa (esclusa New York) si dimostrano più economici dell'Europa, circa del 20% in meno. Oggi il prezzo medio di una camera negli Stati Uniti, esclusa la Grande Mela che fa storia a sé, è inferiore a 100 euro per notte.