Per favorire il diffondersi dei dehors e l'occupazione di suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi (che in base al Decreto riaperture possono lavorare solo con i tavoli all'aperto), numerose amministrazioni comunali hanno dato vita a provvedimenti di semplificazione e agevolazione. Ecco il nostro viaggio da Nord a Sud con le decisioni di alcune amministrazioni (verificate se sono ancora in essere).
Torino
Possibilità di creare una struttura esterna leggera o di ampliare quella esistente fino a 60 mq, negli spazi davanti ai locali, ma anche di prati, tappeti erbosi, aiuole, aree alberate e in tutti i parchi e giardini storici, compreso il parco del Valentino. L’iter per le autorizzazioni prevede l’invio di una semplice Pec (posta certificata). A ciò si unisce l’esenzione del pagamento della Cosap.
Genova
I locali sono esentati dal pagamento di ogni canone legato ai dehors, esenzione che vale sia per le nuove occupazioni, sia per l’ampliamento di quelli esistenti. Ampliamenti che sono possibili su marciapiede, sulle parti di strada riservate alla sosta e su aree a verde. Inoltre, dallo scorso ottobre è stata prevista una semplice autodichiarazione per poter attrezzare gli spazi per la stagione invernale.
Milano
I locali sono stati esentati dal pagamento della Cosap. Approvato un nuovo regolamento, in vigore fino al 2022, con un iter semplificato sulle occupazioni di suolo pubblico per la posa di strutture leggere rimovibili, come tavoli, sedie, ombrelloni, tende, fioriere, su aree a verde, marciapiedi, carreggiate e isole pedonali.
Udine
Concesso ai locali di occupare gratuitamente il suolo pubblico di propria pertinenza per una superficie pari al 100% di quella normalmente utilizzata all’interno e, ove possibile, di raddoppiare tale limite. Tale possibilità è stata estesa fino alla fine del 2022 (ma ad ora non la gratuità) e accompagnata da un incremento delle aree pedonali in città.
Bologna
Insieme all’esonero del pagamento della Cosap, si dà la possibilità di realizzare dehors, anche in aree verdi, parchi e giardini pubblici (con limitazioni per alcune aree del centro storico), per i locali che non li hanno per un’area massima di 20 mq e di raddoppiare la superficie di quelli esistenti, restando però entro una superficie massima di 30 mq.
Ferrara
Azzeramento della Cosap e consentite nuove occupazioni di suolo e l’ampliamento di quelle esistenti, queste possibili fino al 50% delle autorizzazioni già concesse. Le agevolazioni riguardano anche le storiche Piazza Verdi, Sant’Anna e Corte Vecchia. Riqualificato e riaperto il quattrocentesco Giardino delle Duchesse, nel cuore del Palazzo Ducale, in collaborazione con alcuni locali che vi hanno allestito le loro distese.
Firenze
Permesse nuove occupazioni di suolo con sedie e tavolini ed ampliamenti di quelle esistenti su marciapiedi, strade pedonalizzate e spazi sosta. Gli ampliamenti sono possibili fino al 25% della superficie già autorizzata negli spazi pedonali o per 12 m lineari su marciapiede nelle aree del centro storico Unesco, e fino al 50% o 12 metri nel resto della città. Esonero pagamento Cosap.
Roma
Esonero dal pagamento della Cosap e possibilità di estendere lo spazio esterno fino al 50% di quello già autorizzato o della superficie del locale per le nuove concessioni per le attività che si trovano all’interno del sito Unesco. Del 70% se si trovano fuori del centro storico. Unici limiti alle estensioni, il Codice della strada e la distanza minima di 5 metri dai monumenti.
Napoli
Iter semplificato per le nuove occupazioni di suolo e l’estensione di quelle già autorizzate, con arredi di impatto minimo (tavoli, sedute, ombrelloni), con un limite legato alla capacità operativa del locale (dimensioni area preparazione degli alimenti e numero bagni in rapporto ai posti a sedere) e all’esercizio di vicinato. Esenzione dal pagamento della Cosap.
Bari
Permesso di occupare il suolo pubblico con strutture leggere (tavoli, sedie, ombrelloni, paratie) per una superficie maggiore fino al 25% rispetto a quanto previsto dal regolamento comunale, nelle zone davanti ai locali, ma non in giardini e prati. Introdotte procedure semplificate per le autorizzazioni e azzerata la Cosap.