Sono arrivate le nuove misure per contrastare la risalita dei contagi da Covid-19. Il governo ha infatti approvato un nuovo provvedimento, il decreto legge 24 novembre 2021 (in fondo all’articolo il testo da scaricare), in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale e in vigore dal 6 dicembre al 15 dicembre (ma la sua validità potrà essere stesa anche oltre), che modifica la disciplina sul Green Pass e introduce il cosiddetto Super green pass, o Green pass rinforzato, rilasciato solo dopo vaccinazione o guarigione, che diventa indispensabile per poter accedere a diverse attività, tra le quali quelle del fuoricasa al chiuso.
Con l’arrivo del Super green pass si dà il via in sostanza una sorta di doppio binario, che prevede tutta una serie di limitazioni per i non immunizzati, ai quali vengono preclusi, oltre ai locali (comprese le discoteche), i luoghi della cultura (cinema, teatri, musei, mostre), dello svago e del tempo libero (stadi, palazzetti dello sport), per il cui accesso non è più sufficiente il tampone negativo. Una stretta che ha come obiettivo di garantire la continuità delle attività economiche, soprattutto in vista delle imminenti festività natalizie, evitando nuove chiusure e restrizioni.
Inoltre, sempre in tema di Green Pass, con la conversione in legge (Legge n. 165 del 19 novembre 2021, pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 20 novembre 2021) del dl 127 del 2021, sono state anche introdotte importanti semplificazioni riguardo le modalità di verifica del possesso del certificato verde sui luoghi di lavoro. Novità, anche in questo caso, che interessano anche i gestori e i lavoratori del mondo dei locali.
Super green pass per consumare al tavolo all'interno
Grande novità del nuovo decreto è, dunque, l’arrivo del Green pass rinforzato, che viene rilasciato solo in caso di avvenuta vaccinazione o da guarigione da Covid-19. Il certificato rinforzato ha una validità di 9 mesi e dal 6 dicembre al 15 gennaio è indispensabile per consumare al tavolo all’interno di bar, caffetterie, pub, gelaterie, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, in fascia bianca e in fascia gialla.
Il requisito non è invece richiesto per i clienti che consumano al tavolo negli spazi esterni del locale.
Il Green pass base, rilasciato dopo esito negativo da tampone molecolare (validità 72 ore) o antigenico (validità di 48 ore) viene quindi depotenziato e non permette di consumare all’interno dei locali. Resta però valido per recarsi al lavoro e l’obbligo di possesso viene comunque esteso: servirà per soggiornare in albergo e per servirsi del trasporto ferroviario regionale e del trasporto pubblico locale.
Locali aperti in zona arancione
L’introduzione del Super green pass e la strategia del “doppio binario” ha una conseguenza positiva per il mondo dei locali. In caso di passaggio della regione nella fascia di rischio successiva, infatti, non scattano le restrizioni in precedenza previste per queste attività. Questo significa che bar, caffetterie, pub, gelaterie, pasticcerie, ristoranti, pizzerie resteranno aperte e senza limiti i orario anche se si trovano in un territorio classificato in fascia arancione. In questo caso, il consumo all’interno delle attività resta consentito, ovviamente, sempre e solo ai clienti in possesso del Certificato verde rinforzato.
Le chiusure scatteranno solo per i locali che si trovano in fascia rossa, dove potranno continuare a lavorare esclusivamente con i servizi di asporto e delivery.
Stretta sui controlli
Attenzione, però, perché per rendere efficaci e sicure le nuove misure adottate è stato previsto anche un irrigidimento dei controlli. Il nuovo decreto rafforza infatti il sistema delle verifiche, prevedendo che entro 3 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento i Prefetti dovranno sentire il Comitato provinciale ordine e sicurezza, ed entro 5 giorni dovranno adottare un nuovo piano di controlli, coinvolgendo tutte le forze di polizia e relazionando poi periodicamente al ministero dell’Interno.
Semplificazioni per la verifica dei Green Pass
L’altro pacchetto di novità, queste già in vigore, riguarda invece le modalità di verifica del possesso del certificato verde sui luoghi di lavoro. Novità arrivate con la legge n. 165 del 19 novembre 2021, che ha portato importanti semplificazioni al processo.
La prima consiste nella possibilità per i lavoratori, su base volontaria, di consegnare il proprio Green Pass al datore di lavoro. Obiettivo della misura è semplificare e velocizzare i controlli nei confronti dei lavoratori: i lavoratori che opteranno per questa soluzione saranno infatti esonerati dal controllo quotidiano del certificato verde da parte del datore di lavoro. Una soluzione molto utile anche per facilitare il controllo del green pass dei lavoratori che, pur non recandosi in azienda, svolgono attività lavorativa presso terzi. Ovviamente, il datore di lavoro dovrà prestare particolare attenzione alle modalità di conservazione del Green Pass per tutelare la privacy del lavoratore, vista la sensibilità del dato.
Altra importante novità riguarda i lavoratori somministrati. La nuova legge ha chiarito che nel loro caso la verifica del rispetto del possesso e di esibizione del Green Pass spetta all’utilizzatore, ovvero al titolare dell’attività alla quale il lavoratore somministrato presta la sua opera. Spetta al somministratore, ovvero all’agenzia, invece, informare i lavoratori che hanno l’obbligo di possedere e mostrare il Certificato all’utilizzatore.
Contratti di sostituzione rinnovabili più volte
Non meno rilevanti le novità e i chiarimenti che interessano le aziende private con meno di 15 dipendenti. Il decreto per tali realtà prevede la possibilità di sostituire il lavoratore privo di Green Pass (dopo 5 giorni di assenza ingiustificata) stipulando un contratto a termine della durata di 10 giorni. Ora la nuova legge chiarisce che i 10 giorni vanno intesi esclusivamente come giorni lavorativi. Ma non solo, perché la sostituzione è rinnovabile più volte (in precedenza il rinnovo era permesso una sola volta), sempre entro il limite attuale imposto per la fine dello stato di emergenza, ovvero il prossimo 31 dicembre 2021.
Infine, la legge 165/2021 ha stabilito che la scadenza della validità del Green Pass durante l’orario di lavoro non comporta l’applicazione delle sanzioni. Il lavoratore al quale è scaduto il Certificato Verde, però, può restare sul posto di lavoro solo per il tempo necessario a concludere il suo turno.
Fipe: evitare nuove chiusure
Il Super green pass è stato accolto positivamente dalla Fipe, federazioneitaliana pubblici esercizi. «Rafforzare le misure di contenimento del contagio è fondamentale sia per salvare quante più vite umane possibile, sia per scongiurare le ipotesi di nuove chiusure, in particolare in un periodo delicato come dicembre, mese che prima della pandemia da solo valeva circa 9 miliardi di euro per il settore della ristorazione, mentre quest’anno la previsione è di 7,2 miliardi - ha commentato la federazione in una nota -. Si tratta del 10% del fatturato dell’intero anno e del 22% in più rispetto alla media mensile: troppo per un comparto che sta cercando di ripartire e che non può permettersi ulteriori chiusure né ulteriori incertezze. Consentire alle imprese di lavorare significa non solo garantire l’occupazione a 900 mila addetti tra dipendenti e indipendenti, ma anche assicurare uno sbocco commerciale che vale 2 miliardi di euro a una lunga filiera fatta di agricoltori, allevatori, vignaioli, imbottigliatori, pescatori e produttori artigianali e industriali di ogni genere.
DECRETO SUPER GREEN PASS
dl 24 novembre 2021
*In collaborazione con Viesse Consulting