È stato emanato il nuovo provvedimento con le misure valide fino a Pasquetta per contrastare l’emergenza sanitaria. Il provvedimento, il Dpcm 2 marzo 2021 (in fondo all’articolo il testo completo da scaricare) conferma di fatto l’impianto di restrizioni già in atto, comprese le limitazioni sulle attività dei locali. Su questo fronte, l’unica novità è rappresentata dalla decadenza del divieto di asporto dopo le 18 e fino alle 22 per le attività di commercio al dettaglio di bevande (alcoliche e analcoliche), ma non per i bar e altri esercizi simili senza cucina. Le nuove disposizioni entrano in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile.
Restano i limiti agli spostamenti
Il nuovo Dpcm conferma il divieto agli spostamenti tra regioni e province autonome fino al 27 marzo (come già previsto dal Dl 15 del 23 febbraio 2021), comprese quelle che rientrano in fascia gialla. Restano consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, così come è permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Nelle regioni in fascia arancione rossa sono anche vietati gli spostamenti tra comuni, sempre eccetto che per motivi di lavoro, necessità, salute o studio. Resta in vigore anche il coprifuoco, dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo ed è confermata la possibilità, nelle regioni gialle e arancioni, di far visita a parenti e amici, nello stesso comune, ma sempre nel limite di due persone (oltre eventualmente a minori di 14 anni disabili o non autosufficienti).
Il Dpcm 2 marzo ha confermato anche la sospensione, in tutta la Penisola, degli eventi «che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, quindi manifestazioni fieristiche e congressi, e delle attività delle sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e delle sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Confermate le regole per i locali previste per le varie fasce
Per quanto riguarda le attività dei locali il Dpcm 2 marzo conferma le misure già previste a seconda della fascia di classificazione della regione nella quale si trovano (per la clafficazione aggiornata leggi Regioni gialle arancioni, rosse e bianche).
Locali in regioni in fascia gialla
L’apertura è consentita dalle ore 5 alle ore 18, con il numero di persone che possono prendere posto al tavolo fissato in un massimo di 4, eccetto che non siano tutti conviventi. Il limite orario delle 18 non si applica gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade e gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali e negli aeroporti, nei porti e negli interporti, che restano dunque aperti anche dopo le 18, e che hanno comunque l’obbligo di assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Resta consentita, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, ma solo ai clienti delle stesse strutture che vi sono alloggiati.
Dopo le ore 18 e fino alle ore 22 si potrà continuare a lavorare esclusivamente con i servizi di asporto, ma non le attività con codice Ateco 56.3, ovvero i bar e gli esercizi simili senza cucina, fermo restando il divieto per i clienti di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale, e di consegna a domicilio, in quest’ultimo caso senza limiti di orario e di tipologia di attività.
Locali in fascia arancione e rossa
Nelle regioni in fascia arancione e rossa le attività dei locali restano sospese. In tali territori è consentito solo l’asporto, con la limitazione di orario alle 18 per le attività con codice Ateco 56.3 (bar e gli esercizi simili senza cucina), e fino alle 22 per gli altri, e il servizio di delivery, quest’ultimo senza limitazione di orario e di tipologia di locale.
In queste regioni resta però consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Così come restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Fascia bianca
Nell’area bianca non si applicano le restrizioni previste dai Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse. Restano in vigore le norme valide a livello nazionale, quindi l’obbligo di indossare la mascherina, di rispettare il distanziamento sociale e l’obbligo di sanificazione. Tutte le attività possono essere aperte, quindi anche bar, ristoranti e pizzerie, sempre svolgendosi secondo gli specifici protocolli. Inoltre, possono essere comunque adottate, con Dpcm, specifiche misure restrittive su determinate attività «particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico». Il Dpcm 2 marzo per queste aree ha confermato la sospensione degli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprendendo, comprese fiere, congressi, e delle attività di sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, e la partecipazione di pubblico agli eventi e alle competizioni sportive.
Altre misure possono essere introdotte anche a livello locale. Al momento l’unica regione che rientra in quest’area è la Sardegna, che con l’ordinanza n. 4 del dello scorso 28 febbraio, in vigore dall’1 al 15 marzo, ha allentato il coprifuoco, che parte dalle ore 23.30 fino alle ore 5 del giorno successivo, e le restrizioni sugli orari di apertura dei locali. Nello specifico, i ristoranti possono restare aperti fino alle ore 23, mentre bar, pub, caffetterie «ed assimilabili» fino alle ore 21.