Sono arrivate le nuove regole anti-Covid. Il governo ha infatti emanato due nuovi provvedimenti, il decreto legge 2 del 14 gennaio 2021 e il Dpcm 14 gennaio 2021 (in fondo all’articolo i testi completi da scaricare) con le nuove misure per contrastare l’emergenza sanitaria. Misure, in vigore dal 16 gennaio, che confermano la stretta sugli spostamenti e che prevedono ulteriori limitazioni alle attività dei locali, con il divieto del servizio di asporto per i bar e gli esercizi simili senza cucina dopo le ore 18. A fronte di ciò, viene introdotta, nella classificazione delle regioni, la zona bianca, dove le uniche restrizioni sono rappresentate dal rispetto del distanziamento e dall’uso della mascherina.
Confermate le limitazioni agli spostamenti
I nuovi provvedimenti prorogano lo stato di emergenza fino al prossimo 30 aprile, e confermano, fino al prossimo 15 febbraio, il divieto, già in vigore agli spostamenti tra regioni e province autonome, comprese quelle che rientrano in fascia gialla. Restano consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, così come è permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Confermato anche il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo, mentre il limite di due persone, oltre ai minori di anni 14, disabili o non autosufficienti, per le visite a parenti e amici nello stesso comune viene esteso a tutto il territorio nazionale fino al 5 marzo. Rimane la deroga sugli per gli spostamenti dai comuni fino a 5.000 per una distanza di 30 km ma non verso i capoluoghi di provincia.
Stop all’asporto per i bar senza cucina
I nuovi provvedimenti prevedono, purtroppo, una ulteriore stretta anche sulle attività dei locali. Il Dpcm 14 gennaio, le cui misure entrano in vigore il 16 gennaio fino al 5 marzo, introduce il divieto di asporto dopo le ore 18 su tutto il territorio nazionale. Il divieto non interessa però tutte le categorie dei locali: lo stop all’asporto, specifica la norma, riguarda le realtà identificate con codice Ateco 56.3, ovvero bar e altri esercizi simili senza cucina, e quelle con codice Ateco 47.25, che comprende le attività di commercio al dettaglio di bevande (alcoliche e analcoliche). Per cui restano esclusi dal divieto i ristoranti, le pasticcerie e le gelaterie, che possono proseguire con le vendite d’asporto fino alle 22.
Confermate le regole previste per le varie fasce
Per il resto, il Dpcm 14 gennaio conferma l’impianto di misure previste per i locali a seconda della fascia di classificazione della regione nella quale si trovano.
Locali in regioni in fascia gialla
L’apertura è consentita dalle ore 5 alle ore 18, con il numero di persone che possono prendere posto al tavolo fissato in un massimo di 4, eccetto che non siano tutti conviventi. Il limite orario delle 18 non si applica gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, che restano dunque aperti anche dopo le 18, e che hanno comunque l’obbligo di assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Resta consentita, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, ma solo ai clienti delle stesse strutture che vi sono alloggiati.
Dopo le ore 18 si potrà continuare a lavorare esclusivamente con i servizi di asporto fino alle ore 22, ma non i bar e gli esercizi simili senza cucina, fermo restando il divieto per i clienti di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale, e di consegna a domicilio, in quest’ultimo caso senza limiti di orario e di tipologia di attività.
Locali in fascia arancione e rossa
Nelle regioni in fascia arancione e rossa le attività dei locali restano sospese. In tali territori è consentito solo l’asporto, con la limitazione di orario alle 18 per i bar e gli esercizi simili senza cucina, e fino alle 22 per gli altri, e il servizio di delivery, quest’ultimo senza limitazione di orario e di tipologia di locale.
La fascia bianca
Altra novità introdotta dai provvedimenti l’istituzione, nella classificazione delle regioni, della fascia bianca. Si tratta di un’area nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Condizioni, purtroppo al momento non presenti in alcuna regione.
Nell’area bianca non si applicano le restrizioni previste dai Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse: quindi tutte le attività possono essere aperte, ma dovranno svolgersi secondo specifici protocolli. In queste aree, inoltre, potranno comunque essere adottate, con Dpcm, specifiche misure restrittive «in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico».
Decreto legge 2_14 gennaio 2021