Con il Dpcm 18 ottobre 2020 (il testo completo da scaricare è in fondo all’articolo), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (Edizione straordinaria n° 158 del 2020) il governo ha messo in campo nuove misure per contrastare la diffusione dei contagi da Covid 19. Misure, in vigore dal 19 ottobre e fino al 13 novembre, che ancora una volta vanno a incidere sulle attività dei locali. Visto il susseguirsi dei provvedimenti governativi, con la guida degli esperti Sergio Mario Ghisoni dell'Ordine dei Commercialisti di Milano e Aldo Cursano, vicepresidente Fipe, facciamo il punto sulla situazione e su che cosa è possibile fare e cosa no alla luce delle nuove regole.
Come è stata regolata l’attività dei pubblici esercizi?
Il nuovo Dpcm 18 ottobre 2020 prevede le attività dei servizi di ristorazione, quindi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, sono consentite dalle ore 5 del mattino sino alle ore 24 con consumo al tavolo e fino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo. Quindi locali aperti fino a mezzanotte, ma dopo le 18 esclusivamente per il consumo al tavolo, per cui non in piedi davanti o all’interno del locale stesso. Inoltre, viene stabilito fino a 6 persone il numero massimo di consumatori che possono prendere posto in un tavolo.
I locali hanno anche l’obbligo di esporre davanti all’ingresso un cartello con l’indicazione del numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, in base ai protocolli di sicurezza.
Se nel locale non è possibile la consumazione al tavolo, quale orario va rispettato?
La norma specifica che le attività dei servizi di ristorazione sono consentite dalle ore 5 del mattino sino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo.
Se ho degli sgabelli al bancone possono continuare a servire i consumatori lì seduti anche dopo le 18?
Il provvedimento vieta dopo le 18 il consumo in piedi. Per cui si possono servire i clienti seduti sugli sgabelli al bancone, purché tra le varie postazioni sia rispettato il distanziamento interpersonale di 1 metro.
Una comitiva di 6 persone, dopo le 18, va fatta accomodare suddivisa in 3 tavoli diversi?
Il Dpcm 18 ottobre prevede che il numero massimo di consumatori che possano prendere posto a un tavolo è di 6 persone, ma sempre nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 1 m.
Si può somministrare all’esterno nella zona pertinente all’attività con servizio al tavolo?
La somministrazione è permessa anche nelle esterne di pertinenza del locale con servizio al tavolo (massimo 6 persone), anche dopo le 18 (e fino alle 24). Anzi, il servizio all’esterno è fortemente incoraggiato, ma sempre nel rispetto delle norme di distanziamento di almeno 1 m.
Come si calcola il numero massimo di avventori?
La Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) ritiene possa essere calcolato, partendo dal layout del locale, come se al singolo tavolo fossero tutti conviventi (o comunque persone che, in base alle disposizioni vigenti, non siano soggetti al distanziamento interpersonale, per esempio accompagnatori di disabili) salvo poi l’onere a carico dell’esercente di garantire il distanziamento di almeno 1 metro tra i clienti che non siano conviventi oppure non rientrino nel caso sopra indicato. Nelle linee guida della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell’8 ottobre scorso, viene ribadito che quest’ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Diversamente, per le attività dove non sia possibile effettuare consumo ai tavoli, e quindi far valere l’indicazione precedente, è bene che il numero massimo sia calcolato garantendo il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra gli avventori.
É possibile effettuare il servizio di asporto?
La ristorazione con asporto è consentita, sia di cibi sia di bevande (inclusi alcolici e superalcolici), fino alle ore 24, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze ora esteso all’intero orario dell’attività (in precedenza scattava dopo le 21).
È consentita la vendita di alcolici per asporto dopo le 18?
La vendita per asporto dopo le 18 è consentita anche per alcolici e superalcolici, fino alle ore 24, purché i prodotti siano in confezioni idonee per questo servizio. Attenzione, però, perché alcune regioni, in base a quanto previsto dal Dl 125/2020, hanno emanato misure più stringenti. È il caso, per esempio, della Lombardia, che con l’ordinanza 620 del 16 ottobre, in vigore fino al 6 novembre 2020, ha vietato l'asporto di bevande alcoliche dopo le 18. E della Campania, dove l’ordinanza 81 del 19 ottobre, in vigore fio al 13 novembre, ha confermato le misure già previste da quelle emanate il 14 e il 15 ottobre, che prevedono il divieto di vendita con asporto, in questo caso anche per cibi, dalle ore 21.
Se un locale ha tavoli esterni può metterli a disposizione dei clienti che acquistano con asporto?
La vendita per asporto è consentita, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale. Per cui il cliente non può consumare ciò che ha acquistato fruendo dei tavoli esterni, in quanto si tratterebbe di un consumo nelle immediate vicinanze del locale.
É consentito il servizio di delivery?
La ristorazione con consegna a domicilio, sia di cibi sia di bevande (inclusi alcolici e superalcolici), è consentita senza limiti di orario, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, sempre ricordando che il nuovo dpcm consente le attività dei pubblici esercizi dalle 5 del mattino alle ore 24.
Un locale che non fa servizio al tavolo dopo le 18 può continuare a vendere alcolici portandoli ai consumatori all’esterno? E il cliente può tornare a fare un nuovo acquisto?
Dopo le 18 i locali che non hanno servizio al tavolo possono continuare a vendere esclusivamente attraverso i servizi di delivery, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, e asporto. Per quanto riguarda l’asporto, possibile fino alle ore 24, cibi e bevande devono essere in confezioni idonee per il servizio, e il cliente non può consumarli sul posto o nelle adiacenze del locale. Nulla vieta al cliente che ha acquistato con tale modalità di tornare successivamente e fare un nuovo acquisto.
Se uno o più clienti, seduti all'interno del locale, escono per fumare, magari con il drink in mano, possono esserci problemi per il locale?
In questi casi il gestore ha l’obbligo di far rispettare la misura di distanziamento di almeno 1 metro per quanto riguarda i suoi clienti, anche all’esterno del locale.
Un cliente può ordinare al banco e poi portare il drink al tavolo? Oppure deve ordinare direttamente dal tavolo?
L’ordinazione può essere fatta anche al banco, ma dopo le 18 è permessa esclusivamente la consumazione al tavolo, mentre non si parla di servizio al banco. Quindi il cliente, anche dopo le 18, può effettuare la sua ordinazione al banco e può anche ritirare quanto ordinato, ma sempre rispettando le norme e i protocolli vigenti, quindi il distanziamento di 1 metro dagli altri avventori e indossando la mascherina.
I servizi di ristorazione nella aree di servizio restano aperti?
Restano aperti senza limiti di orario gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande presso ospedali, aeroporti e dal 19 ottobre anche quelli presso le aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade, sempre con l’obbligo di assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Come è regolamentata la vendita degli alcolici negli autogrill?
Per quanto riguarda i punti di vendita autostradali, la legge vieta la somministrazione e la vendita per asporto di superalcolici dalle ore 22 alle ore 6 e la somministrazione di alcolici dalle 2 alle 6.
Si possono organizzare feste nei locali?
Resta il divieto dello svolgimento di feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto. Così come restano sospese le attività di sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso. Per quanto riguarda i, divieto delle feste, l’unica eccezione è prevista per quelle conseguenti alle cerimonie civili o religiose, rispetto alle quali rimane confermato il limite di partecipazione massima di 30 persone.
È consentito un djset all’interno del locale? E si possono organizzare piccoli eventi o masterclass?
Djset, piccoli eventi e masterclass si possono svolgere, sempre nel rispetto nei limiti di capienza del locale (che il gestore deve esporre davanti all’ingresso), delle norme sul distanziamento sociale (1 metro) tra un consumatore e l’altro, e dei limiti di orario delle attività (le 24 per i locali che hanno posti a sedere, le 18 per quelli che ne sono privi). In tutti i casi, dopo le 18 tutti i consumatori devono essere seduti ai tavoli. Ricordiamo, inoltre, per quanto riguarda il djset, che è comunque vietato ballare.
Scatta il coprifuoco la sera nelle aree più affollate?
Il Dpcm 18 ottobre 2020 prevede che i sindaci possano disporre la chiusura di vie o piazze dei centri urbani, dalle ore 21, nelle zone dove si potrebbero creare assembramenti. In queste zone resta possibile l’accesso e il deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. La chiusura in questo caso va interpretata come divieto di sostare in tali aree per evitare assembramenti, quindi non implica la chiusura dei locali presenti (nel rispetto degli orari previsti, ovvero dalle 5 alle 24). Diverso se l’ordinanza emanata dalle autorità locali prevede anche il divieto di passaggio in questi luoghi, che come conseguenza comporta anche la sospensione delle attività.
Le Regioni possono adottare provvedimenti più restrittivi per regolamentare l’attività dei locali?
Tale possibilità è stata prevista dal Decreto legge n. 125/2020, emanato lo scorso 7 ottobre, che spiega che le regioni potranno introdurre misure maggiormente restrittive e, solo previa intesa con il ministro della Salute, anche ampliative. Possibilità già messa in atto da Lombardia e Campania che con loro ordinanze hanno introdotto nuovi limiti. Regione Lombardia aveva già predisposto la chiusura obbligatoria delle attività di ristorazione entro le 24 (misura ora in vigora in tutta Italia), e il divieto di asporto di bevande alcoliche dopo le 18. Regione Campania ha invece vietato il consumo di bevande alcoliche sul suolo pubblico dalle 22 alle 6 e la chiusura alle 22 di tutte le attività non in grado di garantire il servizio al tavolo con adeguato distanziamento dopo quest'orario (clicca qui per approfondire).
I clienti seduti al tavolo devono indossare la mascherina?
Il Dpcm 18 ottobre ha confermato l’obbligo di portare sempre con sé la mascherina e di indossarla nei luoghi chiusi e in tutti i luoghi all’aperto dove non sia possibile garantire l’”isolamento” rispetto a persone non conviventi. Per ciò che riguarda i locali, i clienti devono indossare la mascherina tutte le volte che non sono seduti al tavolo. Possono toglierla per consumare, ma quando non consumano, anche se seduti al tavolo, indossarla è fortemente consigliato, ma non è un obbligo.
I distributori automatici di cibi e bevande quali orari devono rispettare?
Anche i distributori automatici di cibi e bevande valgono gli orari di attività dei locali. Per cui stop alle vendite dopo le ore 24 sia di cibi sia di bevande fino alle ore 5. Fanno eccezione quelli presenti all’interno di ospedali, aeroporti, stazioni ferroviarie e stazioni di rifornimento che continuano a funzionare h24 per la vendita di cibi e bevande analcoliche, mentre è vietata la vendita di bevande alcoliche dalle ore 24.