L’eliminazione dei prodotti monouso in plastica è un’emergenza mondiale, alla quale è importante rispondere rapidamente, al fine di ridurre l’inquinamento da microplastiche nei mari. Già è proibito l’utilizzo di cannucce e bastoncini cotonati; il prossimo marzo si prevede che il Parlamento europeo emani la Sup - Single Use Plastic che vieta la vendita di tutti gli articoli monouso in plastica, dando agli Stati membri due anni (il termine sarà dunque nel 2021) per recepirla e inserirla nel proprio ordinamento. In località con una forte presenza di turisti stranieri (più sensibili alla tematica) e in alcuni Comuni (soprattutto nelle mense) c’è stata la sostituzione in plastica tradizionale con quelle riutilizzabili o compostabili.
Pochi giorni fa ha risposto anche la Metropoli lombarda con l’iniziativa Milano Plastic Free condotta in collaborazione con Legambiente e gli operatori commerciali di due quartieri, Niguarda e Isola, cui viene affidato il compito di promuovere atteggiamenti e comportamenti virtuosi capaci di modificare le abitudini dei consumatori e dei cittadini; l’auspicio è che si possano diffondere in tutta la città. Nell’iniziativa sono coinvolti 54 tra bar, ristoranti e attività di somministrazione. Ai volontari di Legambiente, spetta il compito, grazie a una strategia porta a porta, di coinvolgere i titolari e i gestori delle attività. Insieme a ogni esercente, analizzeranno la tipologia e i consumi di plastica all’interno di ogni singola attività e proporranno in alternativa l’adozione di prodotti capaci di assolvere al medesimo uso ma più rispettosi dell’ambiente. Tra i primi ad aderire ci sono due locali della Santeria - food, drinks & events che dal primo aprile eliminerà definitivamente tutte le plastiche usa e getta; passo già fatto dalle due strutture che fanno capo a Ostello Bello: una scelta che risponde alle richieste della clientela giovane di fare scelte ambientali.
Se al settore viene affidato il compito di istruire i consumatori sul corretto smaltimento, ai comuni spetta quello di realizzare dei piani per accoglierli, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud dove spesso non si ha la raccolta della frazione umida. L’avvio del compostaggio permetterà di utilizzare le bioplastiche, di cui l’Italia è il più grande produttore a livello europeo: possono essere inserite nel ciclo del compostabile insieme alla raccolta della frazione organica e si degradano nell’arco di 90 giorni con rilascio di CO2, acqua, zuccheri e sale. Questo non avviene se li si lascia all’aria aperta: il prodotto da riciclare deve essere immesso all’interno di un sistema organico dove si sviluppano batteri, muffe e microrganismi che lo riconoscono e lo degradano. Da parte loro i bar possono dare un importante sviluppo alla cultura dei prodotti riutilizzabili: da tempo in bar e caffetterie si vedono in vendita contenitori da portare con sé, fare riempire con la bevanda desiderata dal barista e bere lungo la strada o sul lavoro; una pulita a casa e il giorno dopo si possono di nuovo utilizzare. Sono disponibili in più formati e mantengono le bevande sia calde sia fredde. Dove il riciclo dell’organico non è attivo, una buona prassi è il recupero dei tradizionali materiali lavabili, una soluzione a portata di qualsiasi esercizio.
Alcuni dati. Secondo una ricerca di Legambiente sul consumo di plastiche, l'Unione Europea ne consuma annualmente circa 60milioni di tonnellate (dato 2016); di queste il 40%, è associato al comparto degli imballaggi. Allo stesso tempo, annualmente vengono prodotti circa 27 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica: circa 50 kg annui per ogni cittadino europeo, di cui il 31.1% viene raccolto per il riciclaggio, il 27.3% finisce in discarica e il 46.6% in inceneritori. Produzione di plastica e incenerimento in Europa hanno un peso climatico molto rilevante pari a 400 milioni di tonnellate di CO2 (dati riferiti al 2012). Nell'UE dall'80 all'85% dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge è di plastica: di questi gli oggetti monouso rappresentano il 50% tra sacchetti, contenitori per alimenti, pacchetti e involucri, contenitori e tazze per bevande, cotton fioc, stoviglie, piatti, palette per mescolare alimenti, cannucce.