Un nuovo tassello si aggiunge al piano per la ripartenza del Paese. Il governo ha emanato il decreto riaperture bis un nuovo provvedimento, il dl n 65 del 18 maggio 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale (in fondo all’articolo il testo da scaricare), che dà una leggera accelerata alla road map per la ripresa delle attività economiche fissata dal decreto riaperture (leggi Decreto riaperture: cosa si può fare (poco) e cosa no).
Il nuovo decreto, in vigore dal 19 maggio, introduce infatti alcune novità che riguardano le regioni classificate in fascia gialla, a partire da un allentamento del coprifuoco. Novità che interessano anche il mondo del fuoricasa per il quale è stato fissato un calendario che prevede un graduale allentamento di alcune misure restrittive e un altrettanto graduale prolungamento degli orari di apertura.
Per quanto riguarda il coprifuoco, nelle regioni in fascia gialla il limite è stato posticipato di un’ora. A partire dal 19 maggio, si può quindi circolare dalle ore 5 alle ore 23. Dal 7 giugno il limite verrà spostato alle ore 24, mentre dal 21 giugno il coprifuoco verrà completamente abolito.
Di conseguenza, si allunga anche l’orario di apertura dei locali in fascia gialla, che seguono quelli fissati dai limiti agli spostamenti: dal 19 maggio, bar, ristoranti, pizzerie, rosticcerie, pub, gelaterie e pasticcerie possono tenere le saracinesche su fino alle ore 23, ma solo con servizio per l’intero arco della giornata ai tavoli all’aperto, dal 7 giugno fino alle ore 24 e dal 21 giugno con i consueti orari prepandemia.
Ma non solo. Perché dal primo giugno riaprono anche i locali che non dispongono di spazi all’aperto. Sarà quindi possibile consumare all’interno fino all’orario in cui scatta il coprifuoco.
Nessuna novità, invece, per i locali che si trovano nelle aree in fascia arancione e rossa, per i quali le uniche possibilità di lavorare restano l’asporto e il delivery.
Ma vediamo più in dettaglio le nuove regole per il fuoricasa.
Meno restrizioni per i locali in fascia gialla
Per quanto riguarda le realtà del fuoricasa che si trovano nelle regioni classificate in fascia gialla, il nuovo decreto consente l’apertura di bar, pub, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, ma solo con consumo al tavolo ed esclusivamente all’aperto, dalle ore 5 fino alle ore 23.
I tavoli devono essere distanziati tra loro di un metro ed è fissato a 4 il numero massimo delle persone che possono prendervi posto, eccetto che non siano tutti conviventi.
Dal primo giugno sarà possibile anche il consumo all’interno del locale, sempre esclusivamente al tavolo e fino alle ore 23, con distanziamento di un metro tra i tavoli e con il limite massimo di 4 persone che possono prendervi posto. Sarà possibile servire i clienti anche al bancone, ma sempre nel rispetto nel distanziamento di un metro tra un avventore e l’altro.
Dal 7 giugno l’orario di apertura viene prolungato per tutti (quindi anche per il servizio all’interno del locale) alle ore 24 e dal 21 giugno decade anche questo limite.
Dal 15 giugno, inoltre, sono consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso: via libera quindi ai ricevimenti, ai quali però possono partecipare solo agli ospiti in possesso di certificazione verde, ovvero del pass che dimostri l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’effettuazione, non oltre 48 prima dell'evento, di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo.
Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi
e in altre strutture ricettive, limitatamente ai clienti, che vi sono alloggiati.
Nuovi orari anche per l’asporto
Si allunga anche l’orario nel quale è consentito il servizio di asporto. Dal 19 maggio le vendite take away (cibi e bevande, compresi alcolici e superalcolici) sono permesse fino alle ore 23 e dal 7 giugno fino alle ore 24.dal 21 giugno decade anche questo limite orario.
Da ricordare che il servizio, per i locali in fascia gialla, è permesso con i medesimi orari anche alle attività con codice Ateco 56.3, ovvero i bar e gli esercizi simili senza cucina, grazie alla circolare del ministero dell’Interno, che ha fatto decadere il limite in precedenza fissato alle 18 (leggi Via libera all’asporto per i bar in zona gialla dopo le 18).
Così come occorre ricordare che, fino al primo giugno, l’asporto e il delivery, senza limite di orario, restano le uniche possibilità di vendita per i locali che non dispongono di spazi all’aperto.
Resta sempre in vigore il divieto per i clienti di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale.
Locali in fascia arancione e rossa
Asporto e delivery restano gli unici servizi consentiti dal decreto riaperture bis anche per i locali che si trovano in fascia arancione e rossa. In questo caso, però l’asporto è permesso fino alle ore 22, ma non per le attività con codice Ateco 56.3, ovvero i bar e gli esercizi simili senza cucina, per i quali il limite orario è fissato alle 18.
Su tutto il territorio nazionale, inoltre, restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Consentite inoltre le mense e il catering continuativo su base contrattuale.
SCARICA IL TESTO DEL DECRETO RIAPERTURE BIS
(dl n 65 del 18 maggio 2021)