“Qualcuno sa consigliarmi dove fare colazione gluten free in centro? Non i soliti locali che spacciano per “servizio gluten free” il classico biscotto confezionato o una brioche surgelata, ma qualcosa di più ricco, buono e sicuro.”
“Io ormai ho rinunciato a chiedere, chiedo se posso mangiare quello che ho dietro, ordino giusto un tè.”
“Oggi sono andato in un bar chiedendo un gelato senza glutine per mio nipote celiaco, il barista ci ha dato conferma dell’idoneità del prodotto confezionato. Salvo scoprire, solo in un secondo momento, ma fortunatamente prima della consumazione, fra gli ingredienti scritti sull'etichetta addirittura farina di frumento!”
“Salve, ma a voi è stato mai detto di stare attenti al caffè che si beve al bar perché, anche se hanno macchinetta parte, spesso fanno cialde di orzo negli attacchi della polvere del caffè! Il gastroenterologo mi ha appena detto che è una delle principali contaminazioni perché nessuno chiede mai al bar se per caso ci fanno anche orzo.”
“È sempre molto difficile trovare prodotti senza glutine nei bar. Vivo in una grande città e tantissimi bar ne sono sforniti. Soprattutto i prodotti freschi: tramezzini, panini, ecc, mai trovati. Sarebbe molto bello poterli trovare.”
Offrire un servizio senza glutine nel tuo locale può essere un modo per emergere rispetto alla concorrenza, e acquisire un grande vantaggio competitivo, in termini commerciali e di immagine. Ma, perché diventi tale è necessario avere una specifica formazione senza glutine per bar e, in seconda battuta occorre configurare e raccontare il servizio nel modo giusto.
Ecco perché fra le categorie del network AFC - Alimentazione Senza Glutine Fuori Casa dell’Associazione Italiana Celiachia ce n’è anche una dedicata proprio ai bar e alla ristorazione veloce. Se non lo conosci, il programma AFC - Alimentazione Senza Glutine Fuori Casa è una rete nazionale costruita dall’Associazione Italiana Celiachia in oltre 20 anni, fatta di strutture ricettive e di ristorazione formate sulla celiachia e capaci di offrire un servizio idoneo e sicuro per le persone celiache.
Ancora oggi però, una delle categorie più sottorappresentate in questo network è proprio quella dei bar. Probabilmente perché, da un lato, ancora molti gestori non sono sensibilizzati su questa condizione, che interessa l’1% della popolazione, dall’altro perché in molti pensano che sia sufficiente mettere qualche snack senza glutine sul bancone per offrire un servizio senza glutine.
E infatti le più frequenti brutte esperienze, come quelle riportate in apertura, che spesso confluiscono in brutte recensioni condivise con le proprie reti on e offline, da parte di chi deve eliminare il glutine dalla propria dieta, si verificano proprio in quei locali che dichiarano di offrire un servizio al celiaco senza aver effettivamente fatto un’adeguata formazione senza glutine per bar e altre strutture ricettive.
Ebbene, c’è ancora molto lavoro da fare per normalizzare la vita delle persone celiache, ma anche degli amici, dei colleghi e dei familiari che condividono con loro momenti di alimentazione fuori casa. D’altra parte questo apre un grande spazio di crescita e opportunità di business per i locali più ambiziosi e attenti.
In questo contesto il programma AFC si pone davvero come uno degli strumenti più accessibili ed efficaci per cogliere l’opportunità del gluten free. Firmando il protocollo d’intesa con l’Associazione Italiana Celiachia, e a fronte di un costo simbolico, quando non addirittura gratuito, il locale si impegna, dopo aver seguito il corso di formazione previsto, a rispettare una serie di standard tecnici, a permettere controlli esterni annuali svolti da AIC. Questo impegno, però, viene ampiamente ripagato in termini di:
- competenza e professionalità;
- maggiore sicurezza nel servizio ma anche nelle risposte in merito all’idoneità dei prodotti presenti nel proprio locale;
- una rete di conoscenze utili per ampliare il proprio assortimento: la rete AFC permette anche di far nascere partnership, magari fra laboratori di pezzi dolci e salati e bar, che potrebbero così pensare di ampliare la propria offerta gluten free oltre alle poche proposte preconfezionate, senza dover aprire un laboratorio senza glutine interno;
- spazi di visibilità altamente profilati, grazie agli innumerevoli strumenti di comunicazione previsti dal programma AFC per i locali aderenti (guida annuale AFC cartacea e digitale, App AIC Mobile, passaparola, etc.);
- immagine e reputazione;
- ritorno economico dell’investimento
una recente indagine evidenzia che l’86% dei locali aderenti al network AFC dichiara di aver avuto un ritorno dell'investimento e, ben il 69% dice di avere una frequenza pressoché quotidiana di servizio senza glutine.
In generale, per capire la differenza fra un senza glutine improvvisato e un senza glutine fatto bene, basta leggere quanto cambia il tono dei messaggi rispetto a quelli riportati in apertura:
“Colazione a (...) al bar (...), torte fresche senza glutine buonissime! Anche pancake, pane tostato, piadine e verdura gratinata senza glutine! Consigliatissimo!!”
“Ciao a tutti! Volevo fare una recensione super positiva per la cittadina di (...). Sono stata qui per un weekend e devo ammettere che non ho avuto nessuna difficoltà nel mangiare fuori in quanto ci sono molti locali per colazione/pranzo/cena/aperitivo e sono tutti super gentili!
Un buon aperitivo, ma anche colazione, si può fare al bar (...). Mentre per quanto riguarda la cena ho mangiato davvero bene al ristorante (...) del circuito AFC-AIC.”
“Bar pasticceria (...) strepitoso! Ho assaggiato il bombolone, che viene servito caldo, ed è veramente la fine del mondo. Piccola pasticceria semplicemente super! Mi dispiace solo di non aver trovato cornetti (erano finiti), ma questa sarà solo una scusa per tornare! Personale molto cortese e disponibile, e orgoglioso della qualità dei prodotti, a ragione!”
Per saperne di più sul programma AFC consulta la sezione dedicata nel sito dell’Associazione Italiana Celiachia: https://www.celiachia.it/dieta-senza-glutine/progetto-alimentazione-fuori-casa/