Correva l’anno 1928 quando tre investitori americani, in Messico, a Tijuana, costruirono L’ Agua Caliente Hotel e Casino: un complesso ricettivo che includeva centri benessere, campi da golf, campi da tennis, piscine e altre strutture di intrattenimento come il famoso ippodromo “Agua Caliente Racetrack”. Per i vicini Americani, ancora per poco tempo, soggetti alle leggi del proibizionismo, fu una fortuna improvvisa. Per molti facoltosi personaggi celebri dello spettacolo e altri avventori fu una nuova meta dove poter giocare d’azzardo, bere alcolici, scommettere e trovare, perché no, stupefacenti e prostituzione, tutte raggiungibili in pochi chilometri e impossibili da avere negli Stati Uniti d’America.
Con l’aereo potevi partire da città importanti come San Francisco, Los Angeles o San Diego come del resto da altre città d’America. Ma non era l’unico mezzo di trasporto si poteva arrivare facilmente tramite mare come in treno o direttamente in auto; se la meta di arrivo era Tijuana, più precisamente Agua Caliente Hotel e Casino; non avevi bisogno di mostrare il passaporto; era uno dei servizi inclusi nella struttura ricettiva. Infatti per poter promuovere la nuova struttura ricettiva furono pubblicati diverse broucher informative; sia sulla struttura e i suoi servizi sia su quello che i futuri clienti potevano trovare nei cocktail bar.
“No Passports or Customer Delay”
“Although Agua Caliente offers the sports and pleasures of Europe , there are no unpleasantries experienced in getting in and out of Mexico. You don't even alight from your motor !!! air and train travel is equal simple.”
“Thus every provision has been made for the comfort of the guest here so that the impressions carried away will be those of the happiest days ever spent”
Ma parlando di libri: era l’anno 1933 quando fu pubblicato un testo di 28 pagine sotto il titolo di “Bottoms up!”; un testo importante in quanto traccia di uno storico long drinks: il “Tequila Sunrise”.
Infatti nella sezione “Try Tequila” dedicata per l’appunto al distillato d’agave, potete trovare la presentazione del “Tequila Sunrise” come un mix di tequila, lime, grenadine, creme de cassis e seltz.
Così scriveva G. Selmer Fougner nella sula rubrica “Along the Wine Trail” (titolo del suo omonimo libro, scaricabile sempre sul sito di Bargiornale) nel 1940 :
“As for recipes for Tequila drinks, here is one for the Tequila Sunrise, as served at the Agua Caliente Casino, when that lovely Baja California spot was a gourmet's mecca in the last years of Prohibition.
The Sunrise is an aperitif a l’eau and was prepared as follows:
One jigger Tequila.
One-half lime (juice and peel).
One teaspoonful (or less, to taste)
Creme de Cassis.
Two dashes Curacao.
One lump of Ice.
Charged water to fill a six-ounce glass.
The Agua Caliente recipe specified a Mexican mineral water , but since I cannot remember the name, I shall insist that it added nothing to the flavor. . . . Some customers used to specify the addition of powdered sugar, but the bar man discouraged the practice, insisting that the Creme de Cassis furnished sufficient sweetening."
Il testo sarà inoltre traccia di una maniera alternativa, allora, di bere la tequila, e oggi ancora molto praticato e cioè leccarsi il palmo di una mano dove viene precedentemente steso del sale, bere tutto in un fiato un bicchierino di tequila e dopo mangiare una fetta di limone.
Molti altri sono poi i drink pubblicati all’interno di questo testo, tra questi troviamo nella sezione dei cocktails a base gin il “Fernet Branca Cocktails” un mix appunto tra Fernet-Branca, vermouth Italiano e Gin che ricorda l’italianissimo aperitivo per eccellenza: il Negroni.
Buona lettura dal Bibliotecario.
Titolo: Bottoms up! Y como! To drink how, what, when, where (El catecismo de la libación): a guide for everyone.
Autore: Agua Caliente Hotel and Casino (Tijuana, Baja California, Mexico),
Pubblicazione: 1933
Luogo: Tijuana
Numero di pagine: 28
Lingua: Inglese
Peso: 6 Mb
Peso: 11,5 mb