Altro che fantacalcio! Al nostro fantabar, la squadra di Bargiornale - che raduna campioni della miscelazione provenienti da tutta la Penisola (con qualche propaggine straniera) - è tutta vera. Parliamo naturalmente del Drink Team, che anno dopo anno arricchisce le pagine di ogni numero e le drink list di voi lettori con centinaia di nuove ricette di drink contemporanee e di qualità.
Come ogni anno da oltre un decennio, l’inizio dell’estate coincide con il momento del cambio della guardia, seppur virtuale: il vecchio Drink Team ammaina gli shaker e lascia il posto al nuovo Drink Team, passando idealmente un testimone fatto di competenza, collaborazione, ispirazione, attaccamento alla maglia.
E i “drinkteamer” uscenti vanno a ingrossare le file dei nostri “Senatori del Drink Team”, club riservato a chi ha fatto parte di questa avventura a cui siamo particolarmente grati e affezionati, che continueremo a coinvolgere periodicamente nelle nostre scorribande in giro per la Penisola.
Quest’anno, complice la mano ispirata di Gabriele Peddes (quel signore barbuto, indaffarato e silenzioso che durante le tappe di Baritalia “dipinge” in diretta i cocktail di tutti i partecipanti), li abbiamo voluti immortalare in copertina. Senza nulla togliere alle super blasonate formazioni che si sono succedute negli anni passati, quella di quest’anno è davvero una squadra da scudetto.
Del resto, è il frutto di una doppia selezione, Senatori prima e voto on line dopo, che aveva come base di partenza ben 200 professionisti.
E poi c’è un trucco che la rende una delle più grandi di sempre, seconda solo alla formazione del 2021-2022 (per scoprirlo, prosegui fiducioso nella lettura). Basta dare un’occhiata ai curriculum dei componenti per rendersene conto: un mix ben assortito di mostri sacri e giovani campioni della miscelazione, che nei prossimi dieci mesi ci mostreranno la loro personale interpretazione dei più importanti trend che stanno caratterizzando l’evoluzione del bere miscelato. Una delle “magie” dei vari Drink Team, che si ripete a ogni nuovo “campionato”, è la velocità con cui un gruppo di primattori diventa una vera squadra. Amalgama compreso (per comprendere la citazione da boomer, andatevi a cercare su Google la famosa intervista all’allora presidentissimo del Catania Angelo Massimino).
Squadra è la parola che abbiamo voluto mettere in evidenza in questo editoriale: per ribadire - dal nostro punto di vista, mai abbastanza - che la chiave per il successo di un bar è nel gruppo di lavoro che lo anima e che sa trasmettere ai clienti quel senso di QUA
accoglienza che rende quel posto speciale e unico. Chiudiamo spiegandovi il (banale) motivo per cui il Drink Team 2024-2025 è uno dei più grandi di sempre: perché le dodici caselle dei suoi componenti contengono ben 15 persone (quelle del Drink Team 2021-2022 erano 16). Abbiamo infatti tre dui (se non hai capito, rileggi piano) che hanno scelto di presentarsi insieme, perché lavorare insieme è il loro modo di intendere la professione: un lavoro di squadra.
Qual è il vostro modo di intendere la professione? Scrivetecelo nei commenti all’articolo che pubblicheremo sulle pagine Linkedin e Instagram di Bargiornale.