![Rossella De Stefano, direttrice di Bargiornale](https://www.bargiornale.it/wp-content/uploads/sites/4/2019/07/Rossella-De-Stefano.jpg)
“L’Italia rappresenta nel mondo una specie di minoranza genialissima tutta costituita di individui superiori alla media umana per forza creatrice innovatrice improvvisatrice”.
![Bargiornale](https://www.bargiornale.it/wp-content/uploads/sites/4/2020/07/Copertina-Bargiornale-luglio-agosto-2020-242x300.jpg)
Le parole di Filippo Tommaso Marinetti risuonano come una mantra nelle pagine del numero di luglio-agosto 2020 di Bargiornale. Perché abbiamo setacciato in lungo e largo l’Italia per scovare esempi di tale forza e raccolto la testimonianza di quindici imprenditori che hanno saputo reinventarsi di fronte a ciò che in molti già chiamano new normal.
Professionisti capaci di reagire a abitudini di consumo mutate, di soddisfare una clientela nuova e diversa e di adattare l’offerta a una capacità di spesa ridotta. Consapevolezza, resilienza, pianificazione: sono gli strumenti che hanno sfoderato per affrontare una ripartenza, spesso (troppo) lenta.
Un’ulteriore conferma arriva dalla ricerca esclusiva “Il mercato fuori casa post Covid-19: la voce dei gestori” realizzata da TradeLab in collaborazione con Bargiornale (clicca qui per vedere il Webinar di presentazione, gratuito previa registrazione). Stretti nella morsa tra la mancanza della clientela abituale e i problemi di liquidità della gestione (sono questi i due elementi per cui il 65% degli intervistati si dichiara preoccupato), i gestori hanno messo in atto una serie di aggiustamenti per affrontare la “nuova normalità”: gli aspetti su cui sono intervenuti maggiormente sono gli orari di apertura, i menu e la comunicazione con l’intento di contenere i costi, ridurre gli sprechi e ottimizzare i processi.
E chissà che tutto questo non ponga le basi per gestioni future più profittevoli, oltre che aiutare a uscire più velocemente e con meno danni possibili da questo periodo. I buoni esempi non mancano.