«L’espresso, la caffetteria italiana deve rinascere dalla qualità. E la qualità va pagata». Chiude così il suo sfogo sui social Francesco Sanapo, titolare delle caffetterie Ditta Artigianale, che si è visto commissionare una multa di 1.000 euro a seguito della denuncia di un cliente, offeso per aver dovuto pagare un decaffeinato 2 euro, prezzo non esposto correttamente in listino nel retrobanco (nonostante il menu fosse disponibile utilizzando il QR code). Immediata l’alzata di scudi da parte del mondo del caffè, noi compresi.
«In Italia è difficile far capire che ci sono caffè che possono costare anche di più di un euro - ha dichiarato Sanapo -. Che sono coltivati da persone che lavorano sodo per produrlo e far sì che diventi in tazza un’esperienza unica. Ci sono anche baristi da questa parte, che studiano per estrarre il meglio di quel caffè. Ma c’è qualcuno che ancora si offende per doverlo pagare più di un euro. Ecco perché la caffetteria italiana sta morendo».
Per evitare che la questione venga accantonata fino alla prossima multa, Sca Italy vuole aprire un tavolo di discussione con figure fondamentali del panorama del caffè italiano per portare il dibattito sul prezzo della tazzina di caffè a un livello più ampio. Lo scopo di questo progetto sarà valorizzare la qualità del caffè, l’investimento nelle attrezzature e la professionalità che oggi sono il credo di molti baristi italiani. Un progetto che sposiamo sin da questo numero, come del resto abbiamo già fatto in passato, raccontandovi le esperienze di imprenditori illuminati e cocciuti che hanno intrapreso lo stesso percorso di Sanapo. E che, come lui, non mollano.