Toast divisi a metà, piattini e scontrini pazzi. Avremmo preferito un bilancio diverso per la stagione estiva. Baristi contro clienti, blogger, influencer e giornalisti a caccia dei casi estremi pur di far notizia e aizzare gli uni contro gli altri. È tempo di finirla. Occorre invece concentrarsi sul business, sui propositi per il nuovo anno, sul benessere della propria azienda.
L’augurio è che da tutto questo bailamme e dai problemi che abbiamo affrontato negli ultimi anni (tra caro bollette, mancanza di personale, inflazione ecc.) venga fuori un nuovo modo di fare ospitalità, che metta il cliente al primo posto. Quell’accoglienza capace di divertire e regalare esperienze memorabili. Come quelle vissute dal nostro inviato speciale, Stefano Nincevich, accompagnato da un inedito cicerone, Stefano Di Dio, in Australia. Sul loro taccuino hanno appuntato ogni genere di buona idea, ogni minimo dettaglio, visitando oltre venti locali del Down Under tra nuovi format e vecchie glorie, locali da classifica e indirizzi meno noti, tra Sydney e Melbourne.
Non che in Italia manchino i buoni modelli. Da Verona a Livorno, passando per Roma. Le storie - australiane e italiane - che vi raccontiamo sul numero di settembre di Bargiornale ne sono un esempio. Uno per tutti, Paolo Sanna, che quest’anno festeggia i 30 anni del Banana Republic e che, in un’accorata intervista, non manca di dispensare consigli a tutti. Fatene buon uso.