Paura del contagio, rabbia verso le istituzioni tutte, compresa l’Europa, ma anche grande senso di responsabilità e solidarietà verso i più deboli. La quarantena ha messo in luce la natura complessa dell’essere umano. Ha stravolto le nostre abitudini, cambiato definitivamente il nostro vocabolario. E, ahinoi, sta impattando in maniera considerevole sui bilanci delle nostre imprese.
È ancora troppo presto per conoscere gli effetti dell’emergenza sul settore, sia in ragione del diverso grado di prosecuzione dell’attività (si pensi, per esempio, all’attività di delivery), sia per l’incertezza relativa ai tempi di durata del lockdown. Stando ai dati diffusi dall’Osservatorio sui bilanci delle Srl, pubblicato dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, prevedendo due mesi di lockdown, per le sole Srl del settore Ristoranti e alberghi (72.748 società), si stima una perdita di 16,7 miliardi di euro, pari a un calo, rispetto al 2019, del 44,1%.
Nel momento in cui andiamo in stampa con il numero di aprile 2020 di Bargiornale sta per essere varato il decreto per assicurare alle imprese, piccole, medie e grandi, la liquidità necessaria, ma occorre rimboccarsi le maniche e ingegnarsi, ora e subito. Per questo motivo abbiamo chiamato a raccolta esperti, consulenti e riunito i rappresentanti delle principali associazioni di settore per fornirvi tutte le informazioni e i suggerimenti per cogliere i cambiamenti in atto ed essere pronti alla ripartenza.
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