Ultima fermata Milano, in una nebbiosa serata all’ombra dei grattacieli di piazza Tre Torri, in City Life. Va decisamente meglio all’interno, al primo piano della Torre Allianz, dove DaV (spin-off del tristellato Da Vittorio di Brusaporto) ospita la tappa conclusiva del tour di 207 Amaro Locale.
Dopo Roma, Napoli e Firenze, il nuovo amaro di Pernod Ricard fa capolinea alla corte del bartender Cosimo Nucera e dello chef Nicholas Reina, chiudendo il cerchio di presentazione partito da una riflessione risalente già al 2018, come racconta Alejandro Mazza, educational e advocacy manager Pernod Ricard: «Una sfida nuova, cominciata con la volontà di degustare un amaro in chiave moderna: cercavamo un prodotto che fosse contemporaneo ma raccontasse una storia, e si aprisse alla novità».
Omaggio all’Italianità
Omaggio quasi totale all’italianità, con ingredienti che abbracciano l’intero Stivale (menta di Pancalieri, scorze di arancia dolce di Calabria, limoni di Sicilia), 207 Amaro Locale trova una validissima spalla nel menu tradizionale di DaV, che elenca piatti dal sapore quasi retro, alleggeriti e ammodernati alla grande.
Dall’antipasto con gambero rosso alla razza con salsa alla mugnaia, passando per il vero e proprio anello di congiunzione: il Risotto Milano-Sicilia, con bergamotto e zafferanno, lo stesso che con i pistilli de L’Aquila consiste nell’elemento portante di 207 Amaro Locale. Duecentosette erano, appunto, i bulbi di zafferano che nel Tredicesimo secolo, secondo la leggenda, il frate Domenico Santucci importò dalla Spagna all’Italia.
Base amaricante, tocco moderno
La tradizione con nota gourmand, descrive Mazza, che ricorda come il lancio sul mercato di 207 Amaro Locale sia avvenuto solo «dopo aver trovato la formula perfetta, che superasse tempo e spazio con i suoi ingredienti: la base amaricante, il tocco moderno, la sensazione di certezze e comfort data dall’italianità».
Nucera firma la serata con Couch 207 (207 Amaro Locale, Chinotto, agrumi pestati, punte dolci a tratti coprenti), a tavola l’abbinamento è con le perle Champagne di Pernod Ricard (Brut RSRV 4.5 e RSRV Blanc des Blancs), poi l’intermezzo con i leggendari Paccheri alla Vittorio, prima dell’esperienza conclusiva: la possibilità di arricchire la bevuta liscia di 207 Amaro Locale con dei bitter al sale, alla liquirizia, ai fiori di sakura o al caffè. A ciascuno il proprio, e andrà comunque bene.