Grande trionfo per Acqua Bianca, il liquore aromatico firmato da Salvatore “The Maestro” Calabrese, icona della miscelazione e dell’ospitalità di scuola italiana, all’International Spirits Challenge 2020. Il liquore ha infatti conquistato la Doppia medaglia d’oro nella categoria Liquori & Specialità, aggiudicandosi anche il Trofy, il massimo riconoscimento assegnato a un prodotto in questa prestigiosa competizione.
Un doppio premio di grande prestigio che rappresenta un trionfo dell’italianità. Prodotto dalla strica distilleria olandese De Kuyper Royal Distillers, tra l’altro premiata nella stessa competizione come Producer of the Year sempre nella categoria Liquori & Specialità, Acqua Bianca è stata creata da The Maestro rielaborando una vecchia ricetta rinvenuta in un libro di fine Ottocento e utilizzando esclusivamente ingredienti naturali: limoni della Costiera Amalfitana, bergamotto di Calabria, cedro, menta piperita e petali di rosa. Un vero e proprio mix di sapori e aromi del Belpaese ai quali Calabrese ha aggiunto, con un colpo davvero da maestro, un ingrediente insolito, l’ambra grigia, una preziosa sostanza prodotta nel tratto digestivo delle balene e utilizzata da secoli dai profumieri come fissante per aggiungere intensità e una fragranza più duratura ai profumi. Una scelta che regala al liquore una maggiore intensità di aromi, più profondità al sapore, e contribuisce a legare insieme gli ingredienti.
Non a caso, proprio l’aroma fresco, dove le note agrumate sono finemente bilanciate dalle note di menta e dai dolci sentori floreali di rosa, è uno dei principali elementi caratterizzanti di Acqua Bianca (alc 24% in vol) e che si ritrovano anche al palato, al quale si presenta morbido, ma senza essere stucchevole, con un retrogusto equilibrato e pulito che scompare delicatamente. Proprietà che fanno del liquore, distribuito in esclusiva nel nostro Paese da Velier, un prodotto molto versatile, sia da servire liscio, freddo o con ghiaccio, sia come ingrediente per la mixology, sposandosi a meraviglia con spiriti bianchi, con spiriti scuri, dal calvados agli amari ai rum, e premettendo ai bartender di esprimere tutta la loro creatività nell’ideazione dei cocktail.
Proprietà abbinate a un’alta qualità che non sono sfuggite ai giudici dell’International Spirits Challenge, tra le più importanti e autorevoli competizioni al mondo dedicate agli spirits, quest’anno alla sua venticinquesima edizione, che ha visto in gara oltre 1700 referenze da più di 70 Paesi. La sua importanza e autorevolezza poggiano le basi nel rigoroso quanto indipendente processo di valutazione basato su sessioni di degustazioni alla cieca a opera di un panel di giudici composto da 50 professionisti di alto profilo del comparto. Ogni giudice valuta i prodotti in base alla categoria, provenienza e varietà dichiarate dal partecipante e, successivamente, verificate dal presidente di giuria in sede di degustazione.