Si sa che per i francesi il vino è uno dei patrimoni nazionali. Ma anche la miscelazione se la cava benissimo, specialmente nella capitale Parigi, dove troviamo un cocktail bar, il Classique, che il vino ha deciso di miscelarlo nei signature della nuova drink list: 11 cocktail con cui i fondatori Hugo Combe e Benjamin Le Seigneur hanno deciso di accendere un faro sulla possibilità di utilizzare il vino, e in particolare il vino naturale, come ingrediente.
Ma andiamo con ordine: il Classique è un elegante locale del quartiere di Pigalle (quello del Moulin Rouge e del meraviglioso mondo di Amelie, per intenderci) che fonde l’anima tradizionale da bistrot parigino a quella di moderno cocktail bar. Aperto nel 2021 da Hugo Combe e Benjamin Le Seigneur negli spazi di una vecchia farmacia, la cui architettura è stata sapientemente integrata nel design, ha sempre puntato sulla ricerca nel mondo del vino naturale, i cocktail e la gastronomia.
Da qualche settimana, da Classique si possono assaggiare i nuovi signature della carta chiamata Cépages, che letteralmente significa varietà d'uva in francese, il risultato di mesi di lavoro, ricerche, viaggi e scoperte. A partire dal nome, l’intera drink list è l'espressione dell’intuizione dei due fondatori di unire le due anime del locale, quella di cocktail bar e di wine bar focalizzato sui vini naturali. Così nasce l’idea di integrare il vino come elemento primario nei cocktail, una risorsa non ancora ben sfruttata in mixologia. «Credo che il vino sia un fantastico nuovo elemento per i cocktail, una risorsa che finora non è stata pienamente sfruttata e sviluppata», afferma Benjamin. A cui fa eco Hugo: «Il concept di questa cocktail list nasce dal desiderio di aggiungere un tocco più sensuale all’ambiente del bistrot classico e tradizionale, per rendere i cocktail più desiderabili e sexy. I nostri clienti sono sorpresi di vedere come il vino interagisce con i cocktail, e noi siamo qui per questo!».
Ulteriore sfida che i due si sono posti per rendere la drink list più interessante è stata la scelta di progettare ciascun cocktail sulla lista con un diverso vitigno abbinato a una differente tecnica, dalla chiarificazione alla distillazione, fino alla fermentazione.