Grande novità in casa Bacardi-Martini. Il colosso beverage ha nominato Alessandro Garneri come nuovo master of botanicals per il brand di gin Bombay Sapphire e per Martini. Garneri succede nel ruolo a una vera e propria leggenda del settore, Ivano Tonutti, che quest’anno andrà in pensione dopo oltre 33 anni di onorata carriera nel Gruppo.
Esperto agronomo, Garneri fa parte della squadra Bacardi da più di 17 anni e da 8 e alla guida del Global Botanicals Center del Gruppo a Ginevra, segnalandosi per l’adozione di tecnologie all’avanguardia nello stabilimento, per la spinta data al progetto di approvvigionamento sostenibile delle materie prime e il contributo alla realizzazione delle ultime innovazioni di prodotto del portafoglio Bacardi.
Nel nuovo ruolo si occuperà della supervisione del percorso dal campo alla bottiglia di ogni singola botanica utilizzata nella produzione della gamma spirit Martini, di Bombay Sapphire, del liquore ai fiori di sambuco St-Germain, dei vermouth Noilly Pract e del liquore Bénédectine. «È un onore diventare il master of botanicals per marchi così iconici e amati – ha commentato Garneri in una nota che annuncia la sua promozione -. Sono appassionato di scienza, mondo naturale e tecnologia e mi sento privilegiato nel poter seguire queste passioni attraverso il mio lavoro».
Raccogliere l’eredità di un’icona
Il passaggio del testimone è stato preparato per tempo e con grande attenzione dal Gruppo, vista la sua delicatezza. Garneri arriva al nuovo incarico dopo essersi formato per più di sei anni alla scuola di Ivano Tonutti, che gli ha trasmetto il suo enorme patrimonio di conoscenze e di esperienze su ogni singolo aspetto del business dei botanici. Una scuola di altissimi livello. Tonutti, lavorando a stretto contatto con Anne Brock e Beppe Musso, rispettivamente, master distiller per Bombay e master blender per Martini, ha giocato un ruolo fondamentale nella creazione di diversi nuovi prodotti di successo del Gruppo, dal Bombay Sapphire Premier Cru, il London dry super premium lanciato a fine 2021 (leggi Premier Cru, il nuovo London dry di Bombay Sapphire) agli aperitivi analcolici Vibrante e Floreale a marchio Martini, marchio che quest’anno, tra l’altro, compie i suoi primi 160 anni vita (leggi Martini festeggia i 160 anni con 5 serate all’insegna dell’aperitivo d’autore).
Un contributo chiave anche sul fronte sostenibilità
Negli anni con la sua squadra ha costruito solide relazioni con i fornitori delle botaniche, che il Gruppo supporta con investimenti in pratiche agricole sostenibili per creare una filiera equa e sostenibile, e ha supervisionato diversi passaggi chiave del percorso verso la sostenibilità di Gruppo Bacardi. Percorso che proprio grazie al lavoro di Tonutto ha già raggiunto grandi target, come la certificazione di sostenibilità per il 100% dei mosti e dei vini utilizzati per l’intera produzione Martini (leggi Martini: tutti i fornitori di mosto e vini sono ora certificati Equalitas) e delle botaniche utilizzate per realizzare Bombay Sapphire (leggi La sostenibilità secondo Bombay Sapphire).
«Sono molto orgoglioso dell'eredità che lascio a Bacardi. Ogni giorno della mia carriera nel Gruppo ho potuto usare la mia curiosità, la mia passione e il mio impulso per proteggere il Pianeta e avere un impatto reale sul modo in cui procuriamo gli ingredienti e ci prendiamo cura delle persone che coltivano le nostre botaniche – ha commentato Tonutti -. È stato un viaggio incredibile e non vedo l'ora di assistere al raggiungimento di ulteriori grandi traguardi in questo ambito da parte del Gruppo».
E grandi e ambiziosi sono gli obiettivi che Bacardi si è posto nel suo programma di sostenibilità denominato Good Spirited. Incluso di arrivare entro il 2025 all’approvvigionamento di tutti gli ingredienti chiave del suo portafoglio prodotti da fornitori certificati sostenibili.