È andato alle sorelle della grappa, Antonella, Elisabetta e Cristina Nonino, il Premio Guido Carli 2024, prestigioso riconoscimento intitolato all’ex governatore di Bankitalia ed ex ministro del Tesoro, alla sua quindicesima edizione, assegnato alle personalità che si sono distinte per l’impegno sociale, i successi in campo imprenditoriale e per aver portato lustro al talento e alla genialità italiana nel mondo. Identikit che rispecchia in pieno le tre sorelle.
Della quinta generazione dei Nonino, Elisabetta, ceo di Distillerie Nonino, Cristina, consigliere delegato e che si occupa della produzione e del mercato italiano, e Antonella, consigliere delegato, responsabile della comunicazione istituzionale, dei mercati esteri, del Premio Nonino e del Borgo Nonino, sono entrate giovanissime nell’azienda di famiglia, portando avanti il percorso di nobilitazione della grappa intrapreso dai loro genitori, Benito e Giannola. Percorso che ha avuto un passaggio fondamentale con la creazione del Monovitigno Nonino, la prima grappa di singolo vitigno, ottenuta, nello specifico, distillando separatamente le vinacce dell’uva Picolit, vitigno a bacca bianca autoctono del Friuli: un prodotto destinato a rivoluzionare il sistema di produrre e presentare la grappa in Italia e nel mondo. E che ha contribuito a fare della grappa, prodotto della tradizione contadina e fino ad allora considerato “povero”, un prodotto con tutte le carte in regola per entrare nell’Olimpo dei grandi distillati mondiali. Passaggio consacrato dal titolo di Spirit Brand/Distiller of the Year assegnato alla distilleria di Percoto (Udine) nel 2019 dal prestigioso magazine Wine Enthisiast, la prima volta per un’azienda italiana e per la grappa (leggi Nonino premiata come distilleria dell’anno da Wine Enthusiast).
Ma non solo, perché altrettanto impegno è stato dedicato dalle tre sorelle ad aprire il distillato italiano a nuovi mercati, oggi sono oltre 85 i Paesi del mondo nei quali l’azienda è presente, e a nuove modalità di consumo, puntando in modo deciso sulla miscelazione, stringendo collaborazioni con numerosi big del settore. E oggi l’azienda vanta una collezione di oltre 30 signature cocktail firmati da personaggi del calibro di Salvatore The Maestro Calabrese, Simone Caporale, Alex Kratena, Monica Berg, Sam Ross, per citarne alcuni.
Le altre personalità premiate
Ad assegnare l’onorificenza, una speciale medaglia in bronzo coniata dall’Istituto Poligrafico, una giuria presieduta da Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli, e composta da amministratori delegati, top manager, imprenditori, editori (Ornella Barra, coo international Walgreens Boors Alliance; Urbano Cairo, presidente Cairo Communications e Rcs: Flavio Cattaneo, ad e dg Enel; Claudio Descalzi, ad Eni: Luigi Ferraris, Ferrovie dello Stato Italiane; Andrea Illy, presidente Illycaffè; Matteo Lunelli, presidente e ad Ferrari Trento; Giampiero Massolo, presidente Ispi e Mundys; Claudia Parzani, presidente Borsa Italiana; Ettore Prandini, presidente Coldiretti; Alessandra Ricci, ad Sace; Stefano Sala, presidente e ad Publitalia ‘80).
La cerimonia di premiazione si è tenuta all’Auditorium Parco della Musica di Roma alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e per gli Affari Europei Raffaele Fitto. Otre alle Nonino, gli altri premiati di quest’anno sono: il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi, il presidente esecutivo Msc Cruises Pierfrancesco Vago, Paolo Barletta, ceo Arsenale, l’attrice Luisa Ranieri, il regista Ferzan Ozpetek, e Nico Acampora, fondatore di PizzAut, catena di ristoranti interamente gestita da ragazzi autistici, cui è andato il nuovo Premio all’Impegno sociale e all’Inclusione attraverso il lavoro. Mentre il cantautore Claudio Baglioni ha ricevuto il premio alla Carriera.