Alta miscelazione, e non solo, nel San Patrizio di The Busker

The Busker san patrizio
Il bartender giramondo Enrico Gonzato tra Federico Cassini di Illva Saronno e Franco Pucci, bar manager de I Mirador
L’Irish whiskey di Illva Saronno è stato grande protagonista del fine settimana milanese che ha festeggiato il patrono dell’Irlanda. A dare il via alla festa una serata di miscelazione avanzata ai Mirador con il bartender giramondo Enrico Gonzato

Un San Patrizio all’insegna dell’alta miscelazione per The Busker. Il whiskey 100% irlandese, ma dal cuore italiano, di Illva Saronno (leggi Alla scoperta di The Busker, l’Irish whiskey di Illva Saronno) è stato grande protagonista del fine settimana milanese che ha festeggiato il patrono dell’Irlanda. Week end che il brand ha inaugurato venerdì 15 marzo con una serata speciale dove, con The Busker interpretato in versione miscelata, si è brindato, insieme a tanti ospiti della bar industry, al santo, ma anche all’imminente arrivo della primavera.

A ospitare l’evento una location di grande fascino: I Mirador le terrazze dell’hotel 21 House of Stories affacciate sul Naviglio Pavese, con tanto di vista spettacolare a 360° sulla città. Inaugurate lo scorso settembre, le terrazze sono state concepite alla luce di un concetto di ospitalità che si sgancia dalla formalità dei rooftop dei grandi alberghi, proponendosi come luoghi di incontro e di relax aperti alla città, con un‘offerta mixology, dall’aperitivo al dopo cena, incentrata sul gusto e sull’esperienza, con una drink list curata dal bar manager Franco “Tucci” Ponti, che, tra le varie proposte, contiene una selezione di iconici cocktail milanesi, tra i quali il mitico Zucca lavorato “secco” e il Negroni Sbagliato.

Il bartender giramondo

Gran cerimoniere della serata lo special guest dell’evento, Enrico Gonzato, il bartender giramondo, cresciuto a cocktail e ospitalità, avendo debuttato dietro il bancone a sette anni, nel bar hotel Bareta a Caldiero (Verona) di proprietà della sua famiglia da quasi 150 anni. Arti che ha coltivato e affinato, facendo tutta la gavetta, nelle sue tante esperienze presso locali e hotel extralusso di tutto il mondo. Partito per Londra a 23 anni, dopo le esperienze nel locale di famiglia e in un resort di lusso sul Lago di Garda di cui era head bartender, ha lavorato al Coburg Bar del The Connaught Hotel, quindi a New York al Dead Rabbit e al Black Tale, per poi tornare nella capitale del Regno Unito al Dandelyan del Mondrian Hotel e diventare bar manager del Mezzanine dello Stratford Hotel, per poi fare tappa a Dubai e Hong Kong e ora con le valigie pronte per il Sudamerica, destinazione San Paolo, in Brasile. Una passione per l’ospitalità e la miscelazione che non trascura l’impegno sociale. Gonzato è infatti fondatore del progetto Meaningful Drinking, che lo vede attivo direttamente e attraverso raccolte fondi a sostegno di diverse questioni sociali, dai senzatetto all’educazione dei bambini, dal benessere degli animali alla cura dell’ambiente al bere consapevole, che ha portato in tutti i Paesi dove ha lavorato.

Gusti e aromi che conquistano ed emozionano

Tornando alla serata, il bartender veneto ha proposto una drink list composta da quattro cocktail, ognuno a base di una delle referenze The Busker, The Busker Single Grain, The Busker Single Malt, The Busker Single Pot Still, espressioni dei tre diversi stili della tradizione dell’Irish whiskey, e di The Busker Triple Cask Triple Smooth, frutto del blend dei primi tre.

Cocktail nei quali ha reinterpretato grandi drink della storia della miscelazione all’insegna del suo stile, fatto di grande ricerca e ricco di contaminazioni frutto delle sue esperienze nelle divere parti del mondo, ma basato sull’utilizzo di ingredienti semplici e ora focalizzato in particolare sullo studio e utilizzo di fiori e radici di raccolti spontanei del territorio, essenze e oli essenziali. «Un lavoro finalizzato a creare relazioni tra profumi, ricordi e quindi emozioni, perché l’olfatto gioca un ruolo fondamentale nell’evocare ricordi e suscitare emozioni, che arricchiscono l’esperienza della bevuta, che è ciò che desidero che accada con i miei drink – ci ha raccontato -. Un’esperienza universale, condivisibile con chiunque e che rappresenta, a mio parere, il massimo dell’ospitalità».

Non a caso i nomi dei cocktail proposti sono composti da una successione di nomi di fiori, piante e ingredienti uniti e, al tempo stesso, “separati” dalla “&”, che consentono di avere un’immediata un’idea del profilo olfattivo e gustativo del drink: la prima parte ne indentifica infatti il profumo, la seconda il gusto. Ad aprire la drink list Acacia & Cannella, rivisitazione dell’Espresso Martini fatta con The Busker Triple Cask Triple Smooth miscelato con uno sciroppo di fiori di acacia, Tia Maria, caffè espresso al quale il bartender ha dato una nota elegante e speziata usando un olio essenziale di cannella. Completa il drink una spruzzata di Essentia Fuoco, composta da oli essenziali di arancia dolce, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero e pino corso, una delle referenze della gamma di oli essenziali spray 100% naturali per la mixology Essentia food & cocktail finish al cui sviluppo Gonzato ha contribuito.

«Pepe del Nepal & Carruba è invece un Old Fashioned dove ho esaltato le intriganti note di pepe di The Busker Single Grain, miscelandolo con Disaronno e uno sciroppo di carruba con olio essenziale di arancia dolce – spiega Gonzato -. Il drink è servito con un rametto di mimosa, omaggio alle donne, e una scaglia di cioccolato amaro, che va a contrastare la caratteristica nota dolce di questo whiskey, molto morbido al palato, e per finire ho usato Essenza Pepe del Nepal, dal profumo piccante e floreale».

A un classico contemporaneo, il Paper Plane, si rifà Legno di Cedro & Mandarino Giallo, rotondo e speziato, a base di The Busker Single Malt, unito a bitter, succo di limone fresco, Rabarbaro Zucca e olio essenziale al mandarino giallo. Una spruzzata di essenza al legno di cedro va a creare un perfetto legame tra i profumi di rabarbaro, freschi ed erbacei, e quelli fruttati, con sentori di mela e banana, di pino e fiori di sambuco del Single Malt.

Infine, Miele, Agrumi e Verdure. «In questo caso ho giocato molto, per dare vita a un drink che diverte palato e olfatto e che possiamo definire un twist evoluto sul Whiskey Daisy – commenta Gonzato -. Ho unito le note speziate, con sentori erbacei, ben bilanciate da sentori di vaniglia e caramello di The Busker Pot Still con il profumo elegante di Rump@blic Gold Blend, dove note di cannella, pimento e vaniglia si sposano con quelle di frutta, fieno e caramello e spezie piccanti. La lacto fermentazione fatta con mango, agrumi e miele, regala acidità e rende il cocktail intrigante». Il tocco finale è una spruzzata di Essentia Mercato. «Una miscela di oli essenziali che abbiamo messo a punto per ricreare il sapore dei ricordi dei bar della mia infanzia – spiega il bartender -. Il profumo è intenso e persistente, e le note pungenti degli oli essenziali di agrumi, ovvero mandarino e foglie di mandarino, fanno da contrappunto ai toni verdi della carota selvatica e del sedano e alla freschezza del basilico e del finocchietto selvatico, con un sottofondo speziato. Un quadro aromatico che completa ed esalta il profilo di The Busker Pot Still».

The Busker a Spirit of Irland

Il fine settimana di San Patrizio firmato The Busker, inaugurato dal grande evento con Gonzato ai Mirador è proseguito a Spirit de Milan, dove il brand è stato tra i main sponsor di Sprit of Irland, una tre giorni di festa per il grande pubblico tra danze irlandesi, piatti dell’isola degustazioni di whiskey e sessioni musicali con due band arrivate direttamente da Dublino. Un San Patrizio, insomma, dove il whiskey irlandese di Illva è stato protagonista sia di esperienze di miscelazione avanzata sia di esperienze più conviviali e popolari, perfettamente in linea con il progetto The Busker: offrire un’esperienza degustativa completa, di alta qualità ma accessibile a tutti.

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