Spesso gli operatori bar si ritrovano in mano drink strategy aziendali che hanno l’obiettivo di presentare una serie di cocktail legati a un determinato marchio. Più raro trovarsi di fronte a un vero e proprio cocktail program che ha l’ambizione di raccontare più nel profondo le sfumature aziendali, attraverso un prodotto trasversale, pensato tanto per i professionisti quanto per gli appassionati della mixology. È quanto ha fatto Toso, l’azienda di Cossano Belbo specializzata in vini, liquori e vermouth, per il suo marchio Gamondi.
Benvenuti in casa Gamondi è il cocktail program che vuole promuovere e valorizzare l’intera gamma aziendale in miscelazione. Protagonisti della proposta di miscelati sono infatti le grandi specialità del brand.
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Le eccellenze di casa Gamondi
A cominciare dal Vermouth di Torino Superiore Rosso Gamondi e dal Vermouth di Torino Superiore Bianco Gamondi, prodotti recuperando un’antica ricetta dell’erborista Carlo Gamondi, il fondatore del marchio. Il primo è un vermouth rosso (alc 18% in vol) la cui base vino è composta da Moscato d’Asti Dogc, scelto per la sua grande finezza aromatica, e di bianco Piemonte Cortese Doc: in quest’ultimo viene infusa la principale botanica, l’assenzio piemontese, mentre le altre botaniche, tra le quali troviamo sambuco, cannella, cardamomo, vaniglia del Madagascar, scorze di arance amare fresche, sono infuse in alcol puro. Il risultato è un prodotto dal profumo aromatico, intenso, con note di china, coriandolo e arancia amara, e dal sapore intenso e persistente, con un piacevole retrogusto amaro. Un mélange di vini piemontesi, tra i quali domina il Moscato d’Asti Docg, è la base vino anche del Vermouth di Torino Superiore Bianco Gamondi (alc 17% in vol), fine ed elegante al palato e dal bouquet carico di profumi, con note floreali di assenzio e sambuco che si aggiungono a quelle speziate di cardamomo, pepe e cannella e a quelle dolci della vaniglia.
La gamma di specialità prosegue con il Bitter Gamondi (alc 25% in vol), un aperitivo, di colore rosso profondo, intenso e tradizionalmente amaro che nasce dall’infusione di erbe e piante aromatiche, e che si caratterizza per l’aroma forte e deciso, e con l’Aperitivo Gamondi (alc. 13,5% in vol), dal colore arancio vivace, che nasce da un elegante blend di vini bianchi e infusi di scorze di arance e piante aromatiche, che gli regalano un gusto pieno, fresco e agrumato e un profumo intenso con tipiche note dolci-amare delle scorze di arancia.
Infine, altro pezzo forte è l’Amaro Gamondi (alc 27% in vol), anche questo realizzato con un’originale ricetta del fondatore, che prevede una tradizionale macerazione a freddo di erbe e piante aromatiche e che spicca per lo straordinario equilibrio di gusto dolce-amaro, che lo rendono perfetto sia come classico dopo pasto, liscio o con ghiaccio, sia come ingrediente per la mixology.
Un cocktail program trasversale
Il cocktail program Gamondi non è un semplice esercizio stilistico, ma un menu fatto per essere usato in maniera trasversale, pensato per ogni genere di professionista e non solo. Si rivolge al barman alle prime armi, al mixologist, ma anche al cocktail lover. Un fedelissimo dei cocktail bar che, anche in periodo di pandemia, non ha rinunciato al bere miscelato di qualità. Il barman alle prime armi troverà ricette gustose e di semplice esecuzione da inserire in carta. Il mixologist avrà una base di partenza per elaborare ricette ricercate. Il cocktail lover, o appassionato di cocktail, potrà godere facilmente delle ricette grazie a una serie di formule semplici e per niente cervellotiche.
Il cocktail program è dunque nato all’insegna del concetto evergreen come “less is more”, semplificando le esecuzioni e ricercando la facile reperibilità degli ingredienti. A dargli vita i brand ambassador Gamondi, Gianluca Amoni e Christian Olivari, entrambi bartender e docenti, accomunati da un’idea della miscelazione facile e alla portata di tutti. Sono nate così 12 ricette, suddivise in 3 categorie: twist on classic, low alcohol e ultrapop (sodati e sparkling). Nella prima sono comprese le rivisitazioni dei classici della miscelazione, ma anche omaggi ai cosiddetti modern classic. La seconda strizza l’occhio a uno dei maggiori trend del mercato (il low alcohol). L’ultima comprende le ricette più “easy”: long drink che si preparano con due ingredienti o poco più e pochissime mosse.
Il tutto con un’attenta ricerca narrativa: ogni cocktail è stato raccontato e commentato in modo analitico, ma cercando comunque un tone of voice adatto a tutti. Il risultato? L’heritage e il terroir Gamondi ne escono protagonisti, ma soprattutto sono l’incipit di una storia accessibile, che può essere raccontata attraverso i bicchieri di mezzo mondo.