Benvenuti al Maybe Sammy Hotel

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Un cocktail del nuovo menu del Maybe Sammy (credit foto: Steven Woodburn)
The Grand Maybe Sammy Hotel è il nome, che rende omaggio al regista texano, della nuova drin list dallo stile giocoso del locale australiano di Stefano Catino

Tutti “vorremmo vivere in un film di Wes Anderson” come cantano I Cani. E se per noi l’unico dubbio resta in quale, il team tricolore del Maybe Sammy di Sydney non conosce questa incertezza. Basta infatti leggere e scoprire la nuova drink list intitolata The Grand Maybe Sammy Hotel. Il nome è ovviamente un omaggio a Grand Hotel Budapest, capolavoro del regista texano noto per il suo linguaggio cinematografico dove spesso i personaggi non sono altro che maschere di una realtà.

Uno stile giocoso

Maybe Sammy attuale numero 15 della classifica dei World’s Best Bars (leggi World’s 50 Best Bars 2023: è ancora un trionfo degli italiani all’estero) e dallo scorso novembre in vetta ai Top 500 Bars (leggi È un successo italiano anche ai Top 500 bars), rispetto al precedente e più elegante Mirage stavolta cambia completamente design e stile tuffandosi in qualcosa di decisamente più giocoso. «Abbiamo creato un menù divertendoci, ci siamo infatti immaginati protagonisti di un gioco da tavolo», spiega il co-fondatore e proprietario di Maybe Group Stefano Catino.

«Nel trailer che abbiamo diffuso raccontiamo di come una volta concluso tardi il turno di lavoro veniamo improvvisamente risucchiati in questo gioco che è ambientato in un hotel», aggiunge. Esteticamente il menù ricorda il tabellone del Monopoli, sul cartoncino colorato al posto delle proprietà spiccano quattro sezioni dedicate ai vari aspetti di un soggiorno. Un esempio? Nella Lobby tra i drink troviamo l’Airport Chauffeur, ovvero uno champagne cocktail a base di tequila e mezcal con sentori di uva, mentre nella Spa c’è il Sauna Room, preparato con la vaniglia grigia, l’olio di eucalipto e il vino alla pesca. Dopo di che, c’è la parte più rilassante denominata Bedroom dove si può bere un Do not disturb, composto da tequila, cioccolato bianco, habanero, yogurt e fragola e fava tonka. Più classico è invece il Wake up call, un twist di un Espresso Martini a base di rum con uno sciroppo di caramello e px sherry, completa il tutto una spuma di mascarpone alla vaniglia e tè verde.

La cura dell’immagine

I drink ovviamente sono costruiti con ingredienti di qualità e tecniche all’avanguardia, dove viene data come sempre una grande attenzione anche alla presentazione. «Per noi la cura dell’immagine è fondamentale e per tale non ci riferiamo solamente a quella che diamo sui social, ma anche ai nostri comportamenti, pur essendo consapevoli di far parte di qualcosa di grande, consideriamo l’umiltà un aspetto fondamentale ovunque andiamo», risponde Catino.

Un riferimento dell’ospitalità internazionale

Il locale australiano, dopo aver archiviato un 2023 strepitoso, continua quindi la sua ascesa ad altissimi livelli. «Il trionfo a Parigi ai Top 500 Bars è stato clamoroso e ha ripagato tanti sacrifici. Per di più, la risposta da parte dei media qui in Australia è stata fortissima e ci ha permesso di ampliare ulteriormente il nostro movimento e il pubblico», continua. Nonostante sia lontana geograficamente dall’Europa e dal Nord America, Sydney grazie al Maybe Sammy e al suo straordinario team si conferma un luogo di eccellenze per il mondo della miscelazione e dell’ospitalità internazionale.

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