Il contesto critico della pandemia non ha frenato lo sviluppo di Branca così come non ne ha rallentato l’impegno sul fronte ambientale e sociale. A dirlo il Bilancio di sostenibilità e consapevolezza relativo al 2020, l’anno più difficile per l’industria beverage, appena presentato da Branca International, la holding che fa capo alla famiglia Branca e che controlla le società del Gruppo dedicate alla produzione e commercializzazione di spirit, Fratelli Branca Distillerie e la “sorella” argentina F.lli Branca Destilerias. Bilancio che registra il miglioramento di tutti i principali indicatori della produzione e di sostenibilità.
Riguardo il primo fronte, i volumi di produzione hanno raggiunto le 55.000 tonnellate, con una crescita di 30 tonnellate sul 2019. In leggero calo le vendite, -3,5%, attestatesi sui 50 milioni di litri: una flessione contenuta, considerando il crollo della domanda globale degli spiriti, che solo nel nostro Paese nel 2020 ha subito una flessione del 21,43% a causa delle restrizioni al consumo fuoricasa durante la fase più dura dell’emergenza. Bene anche i ricavi, pari a 228,4 milioni di euro.
In calo consumi, emissioni e rifiuti
Ancora migliori i risultati ottenuti in campo ambientale, aspetto ancora più significativo considerando l’aumento della produzione, a testimonianza del rilievo strategico che il tema della sostenibilità ha per il Gruppo. Nel 2020 i consumi di energia sono diminuiti di ben il 6% rispetto all’anno precedente, così come è calata del 7% l’intensità energetica. Un dato quest’ultimo estremamente significativo. Si tratta infatti dell’indicatore di energia richiesta per volume di produzione, per cui un abbassamento del valore significa che c’è stato un incremento dell’efficienza energetica nella produzione.
Insieme ai consumi Branca ha ridotto anche il volume di rifiuti generati, diminuiti di 268 tonnellate, e di emissioni di CO2, calate nell’anno di 8 tonnellate.
A fianco delle comunità locali
Ma oltre che sul piano ambientale, la sostenibilità si declina per Branca anche su quello sociale. Anche in questo caso i numeri sono significativi. A partire dagli investimenti erogati a favore delle comunità dove si collocano gli stabilimenti produttivi, in Italia e in Argentina, praticamente raddoppiati rispetto al 2019 (+97%). Risorse che il Gruppo impiega in collaborazioni e fornendo sostegno economico a istituzioni e fondazioni locali, come, per quanto riguarda l’Italia al Fondo di Mutuo Soccorso del Comune di Milano, costituito proprio per aiutare chi è stato messo più in difficoltà dallo scoppio dell’emergenza sanitaria e a sostenere la ripresa delle attività cittadine.
Rafforzato il welfare aziendale
Grande attenzione è stata rivolta, come sempre, anche al benessere e a garantire le migliori condizioni di lavoro al proprio personale. Sono 327 i dipendenti totali del Gruppo Branca (al 31 dicembre 2020), dei quali il 99,7% con contratto a tempo indeterminato, in flessione marginale per il solo effetto del turnover rispetto al 2019 e in crescita del 10% rispetto al 2018.
A loro favore, nel 2020, sono stati introdotti nuovi programmi per rafforzare il welfare aziendale nel contesto della pandemia, soprattutto per tutelarne il benessere fisico e mentale. A questo scopo sono stati attivati colloqui di sostegno psicologico per i collaboratori in smart working, rimborsi spese per favorire l’utilizzo dei mezzi di trasporto individuale, servizi medici in outsourcing e coperture mediche, corsi di yoga on line e un club virtuale di cucina e pasticceria. Sempre a tutela dei dipendenti, e senza valutazioni legate ai costi, l’azienda ha modificato i turni di produzione in modo da ottimizzare il distanziamento tra le persone.