Si chiude l’era di Bob Kunze-Concewitz in Campari Group. Il ceo del Gruppo, ruolo che ricopre da 16 anni, ha deciso di lasciare, presentando le dimissioni che saranno operative a partire dall’aprile del prossimo anno. Kunze-Concewitz, ha spiegato il suo addio con la volontà di dedicarsi alle proprie passioni, dopo 18 passati in azienda. Alla sua successione il cda di Campari ha selezionato come nuovo amministratore delegato Matteo Fantacchiotti, managing director Business Unit Asia-Pacific, che assumerà sempre il prossimo aprile. Per garantire un passaggio di consegne fluido, ordinato e graduale, Fantacchiotti è stato nominato deputy ceo con effetto immediato.
L'era di Bob Kunze-Concewitz: 16 anni di successi
Il “regno di Kunze-Concewitz” è stato uno dei periodi d’oro per gruppo Campari. Sotto la sua guida l'azienda è cresciuta di circa 3 volte in termini di vendite nette e redditività, grazie a una combinazione di crescita organica ed esterna, con 27 acquisizioni dal 2007 per un investimento complessivo di circa 3 miliardi di euro. Il ceo ha costruito negli anni un leadership team forte, composto da top manager con una profonda esperienza nel settore, acume strategico e forti competenze operative. Insieme, hanno definito una strategia di brand building di grande successo, focalizzata sui marchi globali prioritari ad alta marginalità e sui principali marchi regionali.
Tra i maggiori risultati lo sviluppo di marchi chiave nella categoria aperitivi, come Aperol, le cui vendite nette sono incrementate di 12 volte dal 2007, diventando il marchio più importante del Gruppo. Il rilancio di Campari, oggi tra i brand più apprezzati e consumati al mondo. E ancora, l’affermazione di Espolòn nella categoria del premium tequila, diventato uno dei marchi più importanti e in più rapida crescita negli Stati Uniti. Inoltre, in questi 16 anni la presenza internazionale del Gruppo è cresciuta da 6 a 25 reti di distribuzione, che coprono il 93% delle vendite, e da 9 a 23 impianti di produzione nel mondo.
Dopo il ritiro, si prevede che Kunze-Concewitz diventi amministratore non esecutivo del gruppo, proposta che sarà presentata dal board all’assemblea degli azionisti, sempre ad aprile 2024.
«Guidare Campari Group è stato un onore, il percorso professionale più emozionante della mia carriera. Abbiamo raggiunto risultati straordinari, di cui sono estremamente orgoglioso, ma nessuno di questi sarebbe stato possibile senza il contributo straordinario, la passione e l’impegno di tutti i Camparisti nel mondo – ha dichiarato Kunze-Concewitz nella nota stamp ache ha annunciato il suo addio -. Sono grato per la fiducia e il sostegno che ho sempre ricevuto dal management team e dal consiglio di amministrazione, in particolare dal presidente. Ho detto più volte che questa azienda è fatta di marchi e di persone: ora disponiamo di un portafoglio composto da alcuni dei brand più ammirati nel settore degli spirit, curato da uno straordinario gruppo di professionisti in tutto il mondo. L’ottima salute dei nostri marchi e la nostra solida organizzazione mi consentono di ritirarmi per dedicarmi alla famiglia e coltivare le mie passioni. Sono molto felice di passare il testimone a Matteo, un top manager che ho reclutato personalmente e che ha già contribuito in modo significativo a Campari, grazie alle sue capacità di leadership e alla profonda esperienza nel settore degli spirit, in particolare nella fascia super premium».
Il successore Fantachiotti
A succedere al manager sarà Matteo Fantacchiotti, managing director Business Unit Asia Pacific, ruolo dove ha conseguito importanti risultati. Sotto la sua guida, il Gruppo nella regione si è molto potenziato, tramite l'internalizzazione della distribuzione diretta in mercati chiave come Corea del Sud, Giappone, Nuova Zelanda e India, in combinazione con la creazione di un forte hub regionale a Singapore.
Laureato in Economia e Commercio, ha iniziato la sua carriera nel settore cosmetico per poi trascorrere più di 20 anni nel settore beverage in Nestlé Waters, Diageo, dove ha ricoperto ruoli chiave nello sviluppo della Global Luxury Division, e Carlsberg Group¸ in varie posizioni manageriali con responsabilità crescenti, dalla gestione dei mercati, alla guida di attività globali di vendite e marketing, apertura di nuove business unit e lancio di nuove attività.
«Sono onorato e orgoglioso della nomina – ha commentato il neo nominato deputy ceo -. Bob lascia Campari Group in una posizione fenomenale. Gli straordinari risultati ottenuti dal Gruppo sotto la leadership visionaria di Bob sono per me fonte di ispirazione per continuare questo viaggio, facendo leva sulla nostra comprovata strategia di crescita, in continuità con il passato, combinando una forte attività di brand building con acquisizioni finalizzate alla generazione di valore. Campari Group è oggi un'organizzazione molto solida, costruita su infrastrutture a livello globale, marchi fortissimi e Camparisti di talento. Non vedo l’ora di continuare a lavorare con il management team di Campari Group, che avrò il privilegio di guidare e con il quale porteremo la nostra azienda alla fase successiva del suo percorso di crescita».