Canaïma Gin: le tribù amazzoniche protagoniste della raccolta delle botaniche

Canaïma Gin Amazzonia
Le comunità indios della foresta sono coinvolte nella lavorazione del gin super premium distribuito da Compagnia dei Caraibi, occupandosi direttamente della raccolta, sostenibile e in armonia con la natura, di alcune botaniche

Quando si parla di prodotto del territorio non si intende solo che le materie prime con le quali è realizzato siano tipiche o esclusive di un determinato luogo. Nella migliore accezione, l’espressione significa che il prodotto è intrinsecamente legato a quel territorio: territorio inteso non solo come luogo fisico, ma come un insieme di condizioni che comprendono l’aspetto materiale e ambientale, ma anche quello immateriale, ovvero la storia, i saperi, le esperienze di chi quel luogo lo abita e lo vive. È il caso di Canaïma Gin, il distillato super premium artigianale proveniente dall’Amazzonia (leggi Canaïma Gin, nasce in Amazzonia la nuova esclusiva di Compagnia dei Caraibi).

Prodotto dalla distilleria venezuelana Dusa, e distribuito in esclusiva in Italia da Compagnia dei Caraibi, Canaïma è un’autentica espressione dell’universo della foresta pluviale. La sua ricetta, messa a punto dalla master distiller Mariana Calderón, prevede l’uso di 19 botaniche, 8 delle quali tipiche del gin, un frutto esotico, e 10 botaniche amazzoniche: merey (frutto dell’anacardo), uva de palma (uva di palma moriche), copoazú, seje, túpiro, açaï, ponsigué, pijiguao, cocuro e parchita (frutto della passione).

Ingredienti questi ultimi che rappresentano un patrimonio unico della cultura delle comunità locali, in particolare degli indios Pemòn, che vivono nell’Amazzonia. Comunità con le quali il brand lavora in armonia e nel pieno rispetto della natura.

Raccolta in armonia con la natura

Le comunità indios sono infatti coinvolte nella lavorazione del gin, occupandosi direttamente della raccolta della botaniche, un processo intriso di conoscenza locale, misticismo e amore per la natura. Il brand sin dalla sua origine ha abbracciato un piano di raccolta sostenibile insieme alle tribù indigene, che avviene nel pieno rispetto dell’ambiente, dei cicli della foresta e delle tradizioni ancestrali degli indios. Le tribù raccolgono ciascuna botanica in modo diverso, secondo le loro conoscenze tramandate di generazione in generazione, nel momento della loro maturazione ottimale, senza abbattere alberi o arrecare danni alla foresta. Per esempio, l’uva de palma, che cresce su palme molto alte, viene raccolta arrampicandosi sul tronco, tagliando il grappolo e poi rimuovendo ogni singolo acino a mano. Il copoazú, invece, viene raccolto a mano due o tre volte alla settimana quando il frutto è caduto dall’albero.

Dopo questo fondamentale lavoro, le botaniche, una volta giunte presso la distilleria, vengono trattate con cura e sottoposte e fatte macerare separatamente in alcool di grano neutro, per periodi che vanno dai due ai sette giorni, e poi distillate singolarmente con i tradizionali alambicchi di rame. I distillati sono quindi conservati fino al momento di unirli insieme, dando così vita al profilo di gusto unico di Canaïma Gin (alc 47% in vol), caratterizzato da una grande armonia di aromi e sapori, che restituiscono nel bicchiere lo spirito dell’Amazzonia.

L’impegno sociale e ambientale

Il profondo legame con l’Amazzonia si manifesta anche dalle altre iniziative di carattere sociale e ambientale messe in campo dal brand a tutela della foresta e a sostegno delle popolazioni locali che ci vivono. Come la collaborazione con la Fundación Tierra Viva, che promuove lo sviluppo sostenibile delle tribù indigene attraverso il commercio equo solidale di prodotti artigianali realizzati dalle donne della tribù Warao. Nel caso specifico, le donne si occupano della produzione di tutto il merchandising legato al brand (cestini, sottobicchieri, bracciali e altro) utilizzando materiali della Foresta Amazzonica. Un analogo progetto è stato attivato da quest’anno con la fondazione colombiana Fucamuva, a favore delle imprenditrici e artigiane della regione di Vaupés.

O ancora, la storica collaborazione con Saving the Amazon, che combina tecnologia, applicazioni mobili e il potenziale umano delle comunità indigene per combattere la distruzione della Foresta, attraverso un programma di rimboschimento. Canaïma dona infatti degli alberi che vengono piantati dalle comunità indigene che se ne prendono cura per 36 mesi, il tempo necessario affinché l’albero riesca a sopravvivere da solo.

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