Iniziamo dal nome. Vetz, che tra l’Emilia e la Romagna si usa per salutarsi amichevolmente, tra una pacca sulle spalle e un sorriso complice. “Ciao vetz!” è il corrispondente del veneto “vecio” o del milanese “bella zio”. Facile intuire che l’idea di creare Vetz nasca da tre amici. Al secolo Alberto Corti, Federico Ronca e Nicholas Dellai. E al trio, in nome dell’amicizia e del business, si unisce un team di soci composto da giovani professionisti con una profonda esperienza nel settore: Giuseppe Mancini alla guida del brand in Italia; Linn Frost, operations manager; Massimiliano Dalla Fior; advisor e commercial strategy; Oliver Cosani, advisor, finance & internationalization, e Fintan Collier nel ruolo di advisor e responsabile marketing.
«Da anni – dicono i tre fondatori - organizziamo feste nelle capitali europee. Dal nostro punto di vista quello che mancava in questo genere di eventi era un prodotto per fare aperitivo allineato con i valori dei consumatori contemporanei: un drink di ottima fattura, low abv e allo stesso tempo naturale». Da qui Vetz, un sweet bitter italiano, naturale fino all’ultimo ingrediente, creato tra le colline piemontesi del Monferrato e realizzato con ventidue botaniche selezionate.
Aperitivo, ma non solo
In un mercato in cui molti player puntano tutto sul rosso, Vetz cambia palette e vira sui toni ambrati e dorati. Il focus creativo della formula si è concentrato principalmente sulla creazione di un aperitivo di buon gusto. Vetz, come tutti i buoni amici, è un tipo che sa essere versatile.
Ci vai d’accordo all’aperitivo, ma è adatto anche per il dopocena. Perché con un cubetto di ghiaccio, indossa il suo migliore abito da sera, e libera tutto il suo potenziale aromatico: un tripudio di piante aromatiche officinali aperitive che, per loro natura, stimolano l’appetito e non solo quello. C’è la vaniglia che conferisce serenità e pare sia anche afrodisiaca; il cedro che è sinonimo di purificazione, la freschezza delle arance amare e dolci, la cascarilla, la genziana che è un must per la categoria amari-bitter, la camomilla, i fiori di ibisco, il rabarbaro.
Prima al naso, poi all’assaggio, la sequenza procede come segue: all’inizio emergono le note di chinotto e di cedro. Seguono i fiori di camomilla che danno piacevolezza alla bevuta e la genziana che rimette tutto in piacevole equilibrio. Se sopra dicevamo che le botaniche di Vetz sono 22, sono queste ultime le vere regine di questo sweet bitter dal moderato tenore alcolico (11% vol.).
Grande potenziale in miscelazione
«In miscelazione - spiega Beppe Mancini, alla guida del brand in Italia – svela tutto il suo potenziale già a partire dall’unione con l’acqua tonica. Con Vetz abbiamo fatto un Negroni e un Americano sostituendo Vetz alla parte del vermouth. Quando si lavora con distillati e liquori a gradazione alta bisogna essere abili a sbilanciare le formule delle ricette originali dei cocktail per non coprire tutta la grande, ma sottile, ampiezza aromatica del nostro prodotto».
Della drink strategy fanno parte le versioni On The Rocks o Vetz Tonic, i classici cocktail come lo Spritz, l’Americano o il Negroni, e i signature drink come Otra Vetz, twist sul popolarissimo Paloma, uno dei più interessanti del gruppo, a base di succo di lime e top con soda al pompelmo rosa, insieme al Tropicana Vetz realizzato con Vetz, gin, succo di agrumi e succo di ananas e banana.
Dall'esordio in Scandinavia alla conquista dell'Italia
Pur essendo tutto italiano, l’avventura commerciale di Vetz è iniziata in Scandinavia, dove ha riscontrato un grande interesse sin dal suo esordio. A distinguere questo sweet bitter, oltre al bouquet fresco e agrumato, c’è il design della bottiglia, che si ispira a quelle usate anticamente nelle farmacie. Un abito distintivo ed elegante con cui si è presentato prima in Svezia, Norvegia, Danimarca, per proseguire in Slovenia.
Il debutto oltreoceano – parliamo di Hong Kong e Australia – è invece più recente. A poco meno di un anno dal suo ingresso commerciale in Italia, il primo lancio è avvenuto a Milano culla dell’aperitivo, Vetz è presente nei principali locali culto della città, e sta sempre più diventando un riferimento anche nelle altre regioni, da nord a sud, da Torino a Roma, sino alle località mondane come Courmayeur e Capri. La distribuzione esclusiva in Italia è di D&C.