Tra i mega trend del 2021 pubblicati su Bargiornale dello scorso dicembre ("21 trend per l’anno 2021", pagine 38 -41), il whisky figura tra i prodotti che saranno i protagonisti della nuova stagione post pandemica. È il distillato, in base a studi di mercato e opinioni degli addetti ai lavori, che sta recuperando a tutta velocità il tempo perduto, proponendosi come prodotto finalmente “giovane”, congeniale alla mixability e, soprattutto, in grado di attrarre nuove fasce di consumatori. Si pensi solo all’ondata di whisky provenienti dall’Asia, un laboratorio dove si producono malti che nulla hanno da invidiare ai "genitori" scozzesi o americani, all’ultima frontiera del blending con la nascita di “miscele” che mettono insieme distillati di diversa provenienza. Una vivacità produttiva che ha il suo fulcro nella miscelazione dove i whisky - ma sarebbe più preciso dire i whiskey nordamericani, Bourbon e Rye Whiskey in testa - sono entrati in diretta concorrenza con i loro antagonisti principali, gin e rum in primis. In alcuni casi, addirittura rimpiazzandoli: non è raro, ad esempio, trovarsi di fronte a Negroni dove il gin lascia il posto a dolci e mielosi Bourbon.
D'altronde, i mix a base whiskey sono diventati una presenza costante nelle drink list dei cocktail bar di tendenza. Lo conferma anche l’ultima classifica di Drinks International sui cocktail classici più venduti al mondo basata sulle risposte di 100 tra i migliori bar al mondo (The World’s Best Selling Classic Cocktails 2021) dove al primo posto si riconferma l'intramontabile Old Fashioned davanti a due evergreen come Negroni e Daiquiri (la leadearship dell'Old Fashioned dura da ben 7 anni). Ma l'evidenza forse più interessante è che scorrendo la classifica dei primi 10 troviamo altri due "top seller" a base whiskey: il Whisky Sour al settimo posto e il Manhattan all'ottavo. In sintesi, ai primi 10 posti, si piazzano tre classici a base whiskey (Old Fashioned, Whisky Sour, Manhattan), due a base rum (Daiquiri, Mojito), uno a base gin (Dry Martini), uno a base Tequila (Margarita), uno a base vodka (Espresso Martini) e due di matrice tricolore (Negroni, Aperol Spritz). Una vera e propria supremazia maltata che si ritrova anche nelle posizioni a ridosso delle prime dieci con i piazzamenti di Penicillin (14° posto), Boulevardier (18° posto) e Sazerac (20° posto). Un'ultima nota riguarda l'Old Fashioned: un drink forte, "rude", deciso, creato a New York alla fine dell'Ottocento, che è quanto di più distante dai cocktail beverini, facili e tendenzialmente light che vanno oggi per la maggiore in molti locali. Rappresenta, in sostanza, uno stile di miscelazione da adulti paradossalmente in controtendenza con il mood contemporaneo. E che sia anche un top seller fa riflettere.